Lavorare all’estero con il Servizio Civile e il Servizio Volontario Europeo

Molti giovani italiani che hanno terminato gli studi, sia alle scuole superiori che all’università, vorrebbero collezionare delle esperienze all’estero prima di tuffarsi nel mercato del lavoro, ed è proprio quello che offrono due opportunità molto interessanti: il Servizio Civile Nazionale all’estero ed il Servizio Volontario Europeo.

Si tratta di due diversi programmi che offrono alle ragazze ed ai ragazzi del nostro paese la possibilità di vivere un periodo di medio-lungo termine in un paese straniero, in Europa o in altri continenti, lavorando presso organizzazioni no-profit ed immergendosi full-time in una nuova cultura, imparandone la lingua e fornendo un utile servizio alla comunità.

Chi volesse svolgere queste attività, deve essere consapevole che il guadagno non deve essere la motivazione principale: si verrà retribuiti infatti con un salario simbolico per quanto riguarda il Servizio Volontario Europeo, mentre il trattamento economico del Servizio Civile in un altro paese presenta caratteristiche diverse, come si vedrà qui di seguito. Il lavoro è paragonabile ad un part-time, con delle attività che possono variare a seconda del progetto al quale si verrà associati. Entrambi i programmi garantiscono la copertura dei costi di viaggio andata e ritorno, vitto, alloggio, assicurazione, vaccinazioni (se previste) e formazione dei partecipanti. Vediamo ora i dettagli di questi programmi.

Servizio Civile Nazionale (SCN) all’estero

Il Servizio Civile Nazionale si è sviluppato come un’alternativa al servizio militare. Sebbene quest’ultimo non sia più obbligatorio per i giovani di sesso maschile, il nostro paese ha deciso di mantenere il Servizio Civile, proponendolo come un’attività aperta anche alla ragazze ed estendendone l’ambito anche oltre i  confini nazionali. A differenza della modalità che permette di partecipare a progetti locali, il SCN all’estero presenta un numero di posti inferiori, che vengono pubblicati annualmente in un bando (tutte le informazioni si trovano nel sito ufficiale http://www.serviziocivile.gov.it) e che offrono la possibilità di prestare servizio in Europa, Africa, Asia e in America.

Le attività spaziano dalla protezione ambientale all’inclusione sociale, da interventi in zone post-belliche alla promozione culturale. Per quanto riguarda la retribuzione, il programma prevede una quota mensile fissa di 433 euro, alla quale si aggiungono 15 euro per ogni giorno di permanenza all’estero. Possono partecipare tutti i giovani residenti in Italia che abbiano compiuto i 18 anni e che non abbiano superato i 28 al momento di presentazione della domanda.

Il Servizio Volontario Europeo (SVE)

Il Servizio Volontario Europeo (conosciuto anche come European Voluntary Service, o EVS) è uno strumento di mobilità internazionale giovanile della Commissione Europea coordinato in Italia dall’Agenzia Nazionale Giovani, nella cornice del programma comunitario Erasmus Plus. Lo scopo dello SVE è quello di promuovere la solidarietà e la cittadinanza attiva tra i giovani, permettendo loro di prendere parte a progetti internazionali a sfondo sociale dalla durata dai 6 ai 12 mesi.

Diversamente dal SNC, i partecipanti possono rivolgersi a numerose organizzazioni interculturali e non governative italiane accreditate (si suggerisce di contattare quelle più vicina per ricevere una consulenza di persona) per trovare il progetto a loro più adatto. La candidatura avviene per mezzo dell’organizzazione di invio (generalmente fornendo CV e lettera di motivazione in inglese o nella lingua del paese di destinazione) che provvederà a tenere informato il candidato durante la fase di selezione.

In caso positivo, la Commissione Europea, tramite le agenzie nazionali, provvederà a finanziare il progetto: i candidati potranno ricevere una formazione pre-partenza in Italia ed una all’arrivo nel paese europeo e saranno accolti nel progetto, dove un tutor li assisterà nella fase di integrazione. Le tematiche delle attività da svolgere sono molteplici: assistenza a persone con disabilità, diritti umani, ambiente, cultura, progetti educativi.  Vitto, alloggio, assicurazione, un pocket money mensile, scuola di lingua e i costi di viaggio sono coperti dal programma, al quale possono partecipare i giovani in età compresa tra i 18 e i 30 anni.