Tempi di incasso assegno circolare: quanto ci vuole e quando scade?

Per assegno circolare si intende un titolo di credito che la banca emette ed intesta ad un beneficiario, che quindi può ricevere l’importo indicato. Ma quali sono le tempistiche di incasso relative agli assegni circolari?

Dopo quanto tempo incasso i soldi di un assegno circolare depositato in banca?

I tempi di incasso di un assegno circolare sono ben diversi da quelli di un assegno bancario. Innanzitutto bisogna definire il concetto di “valuta bancaria”. Per “valuta bancaria” si intende il lasso di tempo tra quando si addebita un assegno e quando viene effettivamente depositato sul conto dell’intestatario. Questo tempo esiste per far sì che la banca faccia i dovuti controlli (antiterrorismo, antiriciclaggio, verifica della copertura e così via). Compreso ciò, la valuta bancaria dell’assegno circolare (1 giorno lavorativo) è più breve rispetto a quella dell’assegno bancario (3 giorni lavorativi) proprio perché, come abbiamo detto in precedenza, l’assegno circolare rappresenta una certezza, essendo emesso direttamente dall’istituto di credito. Inoltre, se la banca emittente corrisponde a quella beneficiaria, la valuta bancaria è nulla, quindi il denaro viene versato immediatamente in 1 giorno solo.

La valuta bancaria si riferisce ai tempi di incasso, ma i tempi di disponibilità del denaro sono un’altra cosa. Se infatti per incassare un assegno circolare non esiste tempo di attesa (al massimo un giorno lavorativo), per poter effettivamente usufruire della somma versata bisognerà aspettare ulteriormente. Anche qui i tempi sono inferiori a quelli relativi agli assegni bancari, ma comunque dovranno passare circa 4 giorni lavorativi perché si possa prelevare o usare il denaro versato (mentre per quello bancario saranno necessari circa cinque giorni lavorativi). 

Scadenza assegno circolare: quanto tempo ho a disposizione per incassarlo?

Parliamo invece dei tempi relativi alla validità dell’assegno circolare, ovvero il tempo che si ha a disposizione per incassarlo, oltre il quale l’assegno non è più valido. Le tempistiche relative all’incasso dell’assegno prescindono dal luogo in cui viene emesso l’assegno stesso. In generale, l’intestatario avrà a disposizione un massimo di 8 giorni per gli assegni emessi nello stesso luogo in cui saranno incassati (assegni “su piazza”). Disporrà invece di un massimo di 15 giorni se il luogo in cui viene emesso non coincide con quello in cui viene incassato (assegni “fuori piazza”). La scadenza sarà invece di 30 giorni per quanto riguarda il regresso alla girata

Bisogna comunque specificare che queste non sono scadenze definitive: ogni assegno circolare dura, infatti 3 anni. Dopodiché, l’assegno diventa “dormiente” e può essere riattivato solo da chi lo ha emesso.

Tempo di incasso per un assegno circolare postale

Come molti sapranno, Poste Italiane è sempre più inserita sul mercato come vera e propria concorrenza degli istituti di credito. Il suo core business, come sappiamo, sono le spedizioni, ma da qualche anno si occupa anche di  fornire strumenti finanziari ai propri clienti, più o meno come le banche. È stata sicuramente avvantaggiata dal fatto che sia presente in tutti i comuni d’Italia e che quindi tutti la conoscano, riponendovi estrema fiducia.

Allo stesso modo degli istituti di credito, quindi, anche Poste Italiane può emettere assegni circolari, che qui prendono il nome di “assegni postali”. Gli assegni postali sono praticamente identici agli assegni circolari emessi dalle banche, essendo entrambi sistemi di pagamento che vanno a sostituire il denaro in contanti.

L’assegno circolare postale è anche detto assegno vidimato, ovvero un comune assegno postale fornito di un visto volto a garantire il fatto che il conto corrente sia coperto e viene apposto all’assegno postale nel momento in cui viene emesso. Senza questo visto, si tratta di un normale assegno postale “a vuoto”, ovvero privo di copertura. Nel momento in cui viene apposto il visto, Poste Italiane blocca immediatamente la somma in questione sul conto del cliente, in modo da evitare che questi ritiri la disponibilità nel lasso di tempo tra l’aggiunta del visto e l’incasso effettivo. Questo è il tipo di garanzia e sicurezza che Poste Italiane fornisce ai propri clienti nell’ambito degli assegni postali.

I tempi di incasso degli assegni postali variano a seconda che l’assegno in questione venga depositato in banca o se invece venga depositato su un conto bancoposta. Se viene depositato in banca, l’attesa è di 5 giorni lavorativi, mentre se lo si versa su un conto bancoposta i tempi di attesa sono praticamente nulli, dunque si può incassare nello stesso giorno lavorativo dell’emissione.

Come per gli assegni circolari emessi dalle banche, il beneficiario ha una scadenza per presentarsi alle poste ed incassare l’importo indicato sull’assegno. Anche qui, si parla di 8 giorni da quando è stato emesso se è un assegno “su piazza” (quindi se il luogo di emissione coincide con quello di incasso); sono invece quindici giorni se l’assegno è “fuori piazza” (ovvero se il luogo di emissione non è lo stesso di quello di incasso). Se parliamo di assegni postali, per “luogo di emissione” e “luogo di incasso” non si intende la filiale in sé, ma il Comune in cui risiede. Se dunque si emette e si incassa un assegno postale in due quartieri diversi di Roma, si parla comunque di assegno “su piazza”, perché il Comune di emissione ed il Comune di incasso coincidono. Anche per gli assegni postali, come per quelli circolari emessi dalle banche, la scadenza “reale” corrisponde a 3 anni, dopo i quali diventa un assegno “dormiente”.