Rimborso TIM per disservizi: cosa fare in caso di malfunzionamento della linea

Se siete stati vittima di un disservizio, per malfunzionamento o guasto della linea TIM, sappiate che esiste la possibilità di chiedere e ottenere un rimborso dalla compagnia telefonica. Perciò, se siete alla ricerca di informazioni utili su come chiedere un rimborso siete nel posto giusto. In questo articolo, infatti, spiegheremo come chiedere un risarcimento in caso di guasto o malfunzionamento della linea TIM, i requisiti per poter fare richiesta e a quanto ammonta l’eventuale risarcimento.

Malfunzionamento linea TIM e requisiti rimborso: quando spetta il risarcimento?

Quando si verifica un malfunzionamento della linea, può capitare di sentirsi un po’ spaesati e non capire quali siano le procedure corrette da seguire per sporgere debito reclamo.

Perciò, prima di vedere nel dettaglio quali possono essere i passaggi necessari da effettuare per chiedere debitamente rimborso, occorre specificare che le casistiche che consentono di ottenere un rimborso si distinguono tra: linea mobile e linea fissa. Le due differenti linee telefoniche, infatti, hanno delle specifiche ben precise – anche in caso di rimborso – che adesso andremo a vedere.

Va inoltre precisato che, per ottenere un rimborso, in entrambe le circostanze, occorre essere in possesso di necessari requisiti, senza i quali è praticamente impossibile pensare di ottenere una qualche forma di risarcimento.

Solitamente, nei casi di una linea fissa, le richieste di rimborso fanno riferimento a guasti sulla linea telefonica oppure sulla connessione internet che, per ragioni disparate, non funzionano come dovrebbero; mentre nei casi relativi alla telefonia mobile, i malfunzionamenti possono spesso essere dipesi da problemi con il piano telefonico sottoscritto.

Comunque, in tutti questi casi, che possono rientrare nella fattispecie del malfunzionamento, è previsto un rimborso da parte della compagnia telefonica TIM. 

Anche se può sembrare banale, tuttavia, prima di contattare la TIM per ottenere un risarcimento, occorre sempre accertarsi che il malfunzionamento non sia dipeso da un danno all’apparecchiatura o, peggio ancora, che il disservizio non sia provocato da un comportamento inadeguato o da un uso scorretto delle apparecchiature telefoniche. In queste circostanze, infatti, la compagnia telefonica non provvederà ad emettere alcun tipo di indennizzo. Se dunque i problemi con la linea telefonica o la connessione internet continuano a persistere, allora è altamente probabile che si tratti di un guasto.

I disservizi che possono essere rimborsati, dunque, sono tutti quelli che arrecano un grave danno al cliente, e in questa casistica rientrano:

  • L’impossibilità a lavorare per colpa della linea internet malfunzionante o del tutto assente;
  • Perdita della clientela a causa del malfunzionamento della connessione internet e della linea telefonica;
  • Impossibilità a fare telefonate a causa dei malfunzionamenti della linea;
  • Perdite finanziarie causate dal malfunzionamento o dal blocco della linea telefonica.

Tutte queste circostanze si configurano come gravi, poiché comportano un danno finanziario e personale, suscettibile di risarcimento da parte della compagnia telefonica. Soprattutto nel caso di un danno economico, prima di sporgere reclamo occorre documentare dettagliatamente la perdita finanziaria, altrimenti non è possibile sporgere reclamo né tanto meno ottenere il rimborso sperato.

In poche parole, occorre possedere delle prove tangibili che sia stato subito un danno: nella fattispecie, se la linea telefonica o la connessione internet sono quelle utilizzate per la propria attività, sarà sicuramente più facile dimostrare di aver subito un disservizio, diversamente, non è detto che non si riesca a dimostrare il danno, ma sarà sicuramente meno oggettivo e perciò più difficilmente quantificabile.

Oltre al danno economico, tuttavia, vi sono ulteriori casi in cui è possibile richiedere un risarcimento, quali:

  • mancata attivazione della tariffa nei tempi richiesti;
  • ritardi nella migrazione del numero di telefono;
  • sospensione di servizi senza consenso;
  • mancato rispetto delle clausole contrattuali sottoscritte.

In tutti questi casi, infatti, non si subisce un danno economico ma si viene a configurare un disservizio che può comportare un forte disagio. Anche in questo caso, infatti, sempre dopo debita dimostrazione, si può sporgere reclamo e ottenere il risarcimento sperato.

Importo risarcimento TIM per malfunzionamento linea: quanto viene rimborsato?

L’entità del risarcimento, soprattutto nei casi di grave danno economico, naturalmente, deve essere attentamente valutata dalla compagnia telefonica e calcolata sulla base del danno subito.
L’importo è quindi estremamente variabile in base al servizio e alla tipologia di disservizio. Naturalmente, la richiesta di risarcimento deve passare sempre attraverso la richiesta ufficiale da presentare alla compagnia telefonica che, purtroppo, non sempre può essere evasa nei giusti tempi e questo potrebbe influire sensibilmente sull’entità del risarcimento.
Premesso questo, occorre quindi sapere che non esistono importi o quote fisse per il risarcimento, ma solamente delle cifre di stima che possiamo tenere in considerazione e che ci possono dare un’idea dell’entità del rimborso, qualora si potesse ottenere. Ad esempio:

  • per la linea telefonica, si riceveranno 7,80 euro per ogni giorno lavorativo di ritardo;
  • per la connessione internet si potranno ricevere:
    fino a 2 euro per ogni giorno lavorativo di ritardo fino a un massimo di 40 euro per internet a consumo;
    fino a 5 euro per ogni giorno lavorativo di ritardo fino a un massimo di 100 euro per connessione Internet Flat e Semi Flat.

Esistono poi delle situazioni limite come ad esempio nel caso di risarcimenti che giungono dopo 30 giorni dal termine previsto. Anche in questo caso, oltre al risarcimento spettante, verranno corrisposti 5,16 euro ogni 5 giorni lavorativi di ritardo, fino a un massimo di 180,76 euro.

Per quanto riguarda, invece, i problemi inerenti alla linea telefonica (mancata attivazione, trasloco, mancato preavviso ecc.), anche in questo caso, il rimborso previsto dovrà essere calcolato in base alla natura stessa del disservizio a cui andranno sommati eventuali ritardi, così calcolati:

  • 7,80 euro per ogni giorno lavorativo di ritardo;
  • 37,08 euro per numero o nome inserito in un’area geografica errata;
  • 74,16 euro se nome o numero sono del tutto omessi;
  • fino a 2 euro per ogni giorno lavorativo di ritardo fino a un massimo di 40 euro per internet a consumo;
  • fino a 5 euro per ogni giorno lavorativo di ritardo fino a un massimo di 100 euro per connessione Internet Flat e Semi Flat.

Per informazioni più dettagliate e per sciogliere ogni dubbio è consigliabile sempre consultare la carta dei servizi di TIM per la linea di casa dove è possibile trovare ogni informazione inerente gli impegni assunti dalla compagnia telefonica e le modalità per inoltrare correttamente il reclamo.

Come richiedere un risarcimento alla TIM per guasti alla linea

Arrivati a questo punto è opportuno verificare come effettivamente si debba esporre il reclamo utile ai fini del conseguimento dell’eventuale rimborso spettante. L’operazione preliminare prevede di segnalare il malfunzionamento o il guasto all’assistenza tecnica di TIM. La segnalazione può essere effettuata direttamente online, accedendo all’area MyTim (accedendo con le credenziali associate all’account), sul sito ufficiale della compagnia, oppure direttamente al servizio clienti, effettuando una chiamata telefonica. Una volta inoltrata correttamente la segnalazione occorrerà attendere un paio di giorni lavorativi (che potrebbero essere di più in caso di giorni prefestivi o festivi) affinché la compagnia prenda in carico il problema e intervenga a risolvere il malfunzionamento. Se entro due giorni non si riceve alcuna risposta allora è lecito sporgere reclamo per ottenere un risarcimento per mancata risoluzione del danno.

A questo punto è possibile sporgere reclamo nei seguenti modi:

  • chiamando il 187 (per la rete fissa) o il 119 (per la rete mobile;
  • online, inoltrando il reclamo sull’area MyTIM (sul PC oppure sull’applicazione ufficiale);
  • inviando un fax al numero verde  800.000.187;
  • scrivendo alla casella postale 111.000.54, Fiumicino (Roma).

La presentazione di un reclamo è un passaggio fondamentale per ricevere il rimborso, se infatti non viene presentato reclamo l’indennizzo, anche se previsto, non può essere riscosso poiché è subordinato alla presentazione del reclamo. Una volta sporto reclamo, dunque, occorre che superi la verifica da parte della TIM che provvederà a fornire una risposta entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta. Una volta che TIM avrà ricevuto la richiesta di risarcimento, provvederà a effettuare tutte le opportune verifiche per constatare la sussistenza dei requisiti.
Passato il tempo sufficiente a espletare le opportune verifiche, TIM provvederà dunque a emettere l’esito della richiesta all’utente. L’esito potrà essere di due tipi:

  • Accoglimento reclamo: significa che la compagnia ha constatato la sussistenza del danno e pertanto provvederà all’addebito del rimborso dovuto mediante le modalità concordate con l’utente;
  • Rigetto reclamo: significa che la richiesta di rimborso non è stata accolta e quindi, per la compagnia non sussistono le condizioni per procedere al risarcimento richiesto.

In questo secondo caso, per il cliente sussiste un’ulteriore possibilità, quella della Conciliazione, una procedura che consente nel risolvere in via extragiudiziale le controversie tra i clienti e la compagnia telefonica. La procedura di Conciliazione è totalmente gratuita e molto semplice da avviare poiché si basa sul principio del riesame della documentazione presentata in sede di reclamo. Il cliente che intende avviare tale procedure, a seguito del rigetto del reclamo, può farlo:

  • rivolgendosi a una delle Associazioni dei Consumatori firmatarie dell’Accordo Quadro;
  • compilando un modulo apposito da presentare presso la sede dell’Associazione;
  • inviando la domanda di Conciliazione all’Ufficio adibito di Tim, operante sul territorio presso il quale si trova l’utenza interessata.