Punti fedeltà convertiti in criptovalute: una notizia interessante per gli investitori

Le criptovalute diventano “materia di scambio” e così queste vengono convertite dai punti fedeltà accumulate dai clienti. Non è una fake news ma la notizia verificata secondo cui una popolare casa automobilistica abbia deciso di modificare l’app aziendale permettendo l’accumulo di punti fedeltà con i quali ottenere una conversione in criptovaluta. La notizia è rimbalzata su vari siti di informazione e noi l’abbiamo ripresa dal sito sempre aggiornato sul trading, https://toptrading.org/. Sembrerebbe che ad avviare questa operazione potrà essere un’azienda della Corea del Sud, una delle potenze in cui la criptovaluta gode di una grande e popolare diffusione.

La notizia circola da poco tempo ma sembra reale

La notizia è circolata a partire da alcuni screenshot che sono stati pubblicati su un sito di informazione e per cui questa casa automobilistica potrebbe permettere di convertire i punti fedeltà in Bitcoin, certamente non per il momento. Il funzionamento comprenderebbe l’impiego di un token basato sulla tecnologia blockchain di Ethereum. Inoltre l’app con cui si dovrebbero raccogliere i punti fedeltà è ancora in fase di sviluppo, il che rende verosimile e possibile l’idea di poter ospitare questa nuova funzionalità a breve.

Gli appassionati restano in attesa di ulteriori notizie sull’argomento e di capire che i punti fedeltà convertiti potranno essere cambiati anche in valuta fiat, ovvero l’opposto esatto di moneta merce. Per chi non lo sapesse la moneta merce deriva dal materiale con cui è creata mentre la moneta fiat è emessa da Governi e banche centrale ed è resa legale quale unico mezzo di pagamento.

Perché suscita questo interesse?

Torniamo di un passo indietro e cerchiamo di capire cos’è la criptovaluta e perché questa notizia sarebbe sensazionale. Le nuove tecnologie hanno permesso di dare vita a metodi di comunicazione tali per cui un messaggio possa essere comprensibile solo a persone autorizzate. Questo ha cambiato in modo molto profondo il sistema finanziario rispetto alle modalità di scambi odi beni e servizi. È in questo contesto che si inserisce la criptovaluta o valuta virtuale per cui quella che tutti conoscono è il bitcoin.

Il termine evoca il significato di valuta nascosta, ovvero usabile e visualizzabile solo a chi conosce un determinato codice informatico. La criptovaluta, quindi, non esiste in forma fisica ma si genera e si scambia solo telematicamente. Quindi viene scambiata in forma peer-to-peer, ovvero tra due dispositivi senza intermediari. Inoltre può essere usata per acquistare beni o servizi ed essere chiusa o bidirezionale quando può o non può essere scambiata con moneta fiat o con beni e servizi.

In attesa di sviluppi

Il bitcoin, nello specifico, è una moneta bidirezionale perché può essere convertita con valute ufficiali. Ecco spiegato il perché le grandi aziende guardano con interesse questo tipo di valuta e le motivazioni riguardano anche il fatto che il bitcoin gode di un valore molto elevato e di una tecnologia estremamente evoluta per la creazione e la circolazione, la blockchain. Resta da attendere un futuro sviluppo sui punti fedeltà della casa automobilistica sud coreana e l’eventuale subentro a catena di altre grandi aziende che decideranno di optare per questo insolito percorso di punti fedeltà convertibili in criptovaluta.