Piccoli Prestiti Inps 2024: preventivo, tassi e calcolo rata

Inps dà la possibilità di accedere a dei piccoli prestiti nel 2024, per i quali vedremo i tassi di interesse con preventivo e calcolo della rata online, sia erogati direttamente dell’ente, sia indirettamente con il tramite di banche o società finanziarie. Nella maggior parte dei casi non si tratta di grosse somme, ma sono comunque opportunità che chi può, dovrebbe valutare. Infatti, nella maggior parte dei casi sono molto convenienti, a differenza dei prestiti erogati direttamente da banche o finanziarie. In alternativa, scopri di più sui piccoli prestiti con i finanziamenti Compass.

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Piccoli Prestiti Inps 2024, come funzionano e chi può richiederli

Il piccolo prestito Inps è diretto solo ad alcune categorie specifiche divise in tre macroaree ovvero: iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici, rivolta appunto a dipendenti e pensionati iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali; iscritti alla Gestione Magistrale e gli iscritti alla Gestione Fondi Gruppo Poste Italiane. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di ognuno.

Piccolo Prestito Inps Gestione Pubblica

In questo caso l’Inps concede agli iscritti di questa gestione piccoli prestiti per le esigenze familiari quotidiane rimborsabili in breve termine, con rate costanti trattenute direttamente sullo stipendio o sulla pensione. Per richiederlo è necessario che il dipendente sia obbligatoriamente iscritto al Fondo Micro Credito versando lo 0,35% del proprio stipendio. Il pensionato invece deve aver presentato domanda di iscrizione al fondo all’atto della richiesta di pensionamento, con versamento dell’aliquota dello 0,15% prelevata direttamente dalla pensione. L’importo massimo richiedibile è pari alla mensilità di stipendio o pensione che si percepisce, fino ad un massimo di 8 mensilità rimborsabili in massimo 48 mesi. Il tasso di interesse applicato è del 4,25% con spese di amministrazione dello 0,50%. Il modulo per la richiesta, scaricabile dal sito Inps, deve essere consegnato alla stessa Inps tramite l’amministrazione di appartenenza. In qualsiasi momento è possibile l’estinzione anticipata del debito residuo.

Piccolo Prestito Inps Gestione Fondi Poste

Questo prestito prevede la cessione del quinto dello stipendio. La cifra richiesta va da una a otto mensilità di stipendio nette e può essere rimborsata in forma annuale, biennale, triennale o quadriennale. Per richiederlo è necessario essere dipendente di Poste italiane o di una delle società ad essa collegate ed aver maturato almeno 2 anni di anzianità di servizio. In questo caso il TAEG è pari al 5% e si può scegliere di pagare le rate tramite il proprio conto corrente. È possibile rinnovare il prestito prima della scadenza in base al tipo di prestito richiesto. Per inoltrare la domanda in questo caso è necessario presentare copia della propria busta paga, certificato in merito rilasciato da Poste Italiane e fotocopia del documento di identità valido. La domanda va inoltrata direttamente all’Inps. È possibile anche in questo caso l’estinzione anticipata. Nel caso si vada in pensione prima di finire di pagare si continuerà a pagare normalmente, se invece si cessa il servizio senza andare in pensione il debito residuo viene trattenuto dal TFR.

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Piccolo Prestito Gestione Magistrale Inps

Questa opzione è riservata agli iscritti ex-Enam e consiste nella concessione di un importo che non può superare le due mensilità nette percepite.

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La durata massima del differimento è di 24 mesi. Sull’importo del prestito vanno considerati come costi un 1% dell’importo lordo a copertura delle spese di amministrazione e del fondo di garanzia, oltre agli interessi ovvero un tasso annuo pari ad un 1,5%. Questo prestito deve essere motivato a differenza degli altri, ovvero può essere richiesto per eventi come la nascita o adozione di figli, il decesso di un famigliare, l’acquisto di un’automobile, ecc.

La domanda va inviata in via telematizzata con allegata tutta la documentazione richiesta, tra cui anche certificazione che attesti la sussistenza dei requisiti che possano motivarla. È possibile la concessione di un altro prestito solo dopo aver estinto il precedente e non è cumulabile con altri piccoli prestiti concessi da altri enti.