Volete aprire un negozio online, ma preferireste evitare incombenze burocratiche come la partita Iva e tutte le spese e gli obblighi ad essa correlati? Vediamo insieme come e se è possibile farlo, in base anche a cosa e come si vuole vendere e in che modo. Infatti, per la legislazione italiana i negozi online sono equiparati in tutto e per tutto ai negozi fisici, e proprio per questo motivo la partita Iva è uno dei requisiti fiscali obbligatorio per poterlo gestire. La legge però prevede delle piccole eccezioni.
Vendere online senza Partita Iva
Se, per esempio, realizziamo piccoli oggetti oppure abbiamo cose usate di cui vorremmo disfarci guadagnando qualcosina è possibile, e soprattutto legale, aprire un negozio online per tentare la vendita delle cose di cui sopra, consapevoli però che tale attività di vendita non può essere la nostra principale fonte di guadagno, né tanto meno essere qualcosa di continuativo. Per poter vendere senza gli oneri della partita Iva, infatti, non conta l’ammontare di quanto guadagnato dalla vendita come spesso si sente dire, ma la dimostrazione che l’attività sia occasionale (per regola si definisce occasionale un’attività che non superi i 30 giorni l’anno). Ovviamente se questo è il nostro obiettivo non vale nemmeno la pena spendere soldi per avere un vero sito di e-commerce, piuttosto si possono sfruttare le occasioni date da alcuni siti di vendita.
Come aprire un negozio su internet
Il noto sito di vendita online eBay è il primo che vi consigliamo se volete provare la vendita su internet per arrotondare e vendere un po’ di cose di cui volete disfarvi. Infatti, questo portale offre, ai suoi utenti registrati, la possibilità di aprire un negozio virtuale tramite la sezione del sito dedicata ai negozi di eBay. Ci sono tre diverse opzioni tra cui è possibile scegliere, il negozio Base che ha un costo di 19,95 euro al mese e può essere aperto da tutti gli utenti che abbiano un account collegato ad un conto Paypal; il negozio Premium, con un costo pari a 41,48 € mensili, ma dedicato esclusivamente alle aziende e per il quale è necessario avere un account professionale; il negozio Premium Plus con un costo di 317,20 euro al mese e specifico per i venditori professionisti che hanno voglia e necessità di espandersi all’estero.
Ovviamente se ci stiamo approcciando ora alla vendita online è fortemente consigliato puntare sul negozio Base, dargli un nome e seguire la procedura guidata valutando, opzione per opzione, come si vuole che il proprio negozio appaia all’utenza. La procedura è molto semplice e permette di ottenere un buon risultato. E-bay, tra i vari siti visionati, risulta il più funzionale pur non essendo l’unico, per completezza vi forniamo una lista delle altre opzioni esistenti: MissHobby (in cui si possono vendere le proprie creazioni artigianali); Bloomming (in prova gratuita per poi passare a mensili dai 9,99 euro ai 24,99 euro); A Little Market (dedicato anche questo ad oggetti di produzione propria); Etsy ( che prevede una commissione fissa su ogni vendita del 3,5%).
Tasse sulle vendite in un negozio online
Per quanto riguarda i guadagni ottenuti con le vendite tramite un negozio online è necessario ricordare che, anche se non si ha la partita Iva, quanto guadagnato va segnalato in sede di dichiarazione dei redditi se la merce venduta è stata da noi prodotta o acquistata esclusivamente per la vendita. Nel caso in cui, invece, si vendano saltuariamente vecchi oggetti di cui vogliamo disfarci, i guadagni così ottenuti non sono sottoposti a tassazione e non vanno inseriti in sede di dichiarazione dei redditi annuale.