Come vendere oggetti su Amazon ed eBay e guadagnare online

Per guadagnare dei soldi vendendo oggetti online, sia nuovi che usati, ci si può appoggiare ad appositi portali per gli acquisti sui quale “esporre” i propri prodotti. Confrontiamo qui di seguito i servizi offerti da eBay, Amazon e Subito.it.

Lo sviluppo di internet ha permesso la nascita di numerosi siti nazionali ed internazionali con i quali è possibile disporre di servizi di compra-vendita di articoli. Si tratta di vere e proprie vetrine espositive virtuali, dove chiunque abbia un prodotto da smerciare può esibirlo, descriverlo, pubblicizzarlo e metterlo in vendita. Un servizio del genere si adatta a molteplici esigenze: è utile per chi intende vendere libri di seconda mano, a chi si vuole disfare di dispositivi elettronici non più utilizzati e a chi vuole rivendere un regalo poco apprezzato.

Sono numerose le società  e i privati che lo usano a livello professionale: ultimamente, il commercio online sta facendo registrare una rapida evoluzione anche in Italia, con aziende che aprono filiali sul web per offrire prodotti a prezzi inferiori rispetto al mercato “offline”. É il caso ad esempio di farmacie, negozi di giocattoli, rivenditori di materiale scolastico e molti altri esercizi commerciali, che mettono a disposizione degli utenti i loro servizi di vendita online tramite i loro siti internet. Questi articoli vengono inoltre inseriti in specifici portali che grazie alla loro popolarità attraggono un gran numero di clienti. Analizziamo più da vicino tre tra i siti di shopping sul web più frequentati in Italia, ossia eBay, Amazon e Subito.it, focalizzando l’attenzione sui vantaggi che possono offrire ai rivenditori privati.

Come vendere oggetti online su eBay e regole del servizio

Per poter vendere su eBay occorre anzitutto registrarsi al sito, scegliendo un nome utente ed una password ed associando il proprio account a PayPal per incassare i successivi pagamenti. Cliccando su “vendi” nel menu in alto è possibile accedere ad una sezione che richiederà l’inserimento della descrizione dell’articolo in vendita, una sua foto, la scelta del tipo di spedizione ed il prezzo. Si può inoltre scegliere se associare al prodotto un prezzo fisso o metterlo all’asta.

Il sito di eBay non chiede di pagare costi di attivazione o di canone per usufruire dei suoi servizi di base (gratuiti fino a 50 prodotti inseriti), tuttavia trattiene una percentuale del 10% sull’importo di ogni articolo venduto. Chi volesse usufruire di servizi aggiuntivi, come una maggiore visibilità delle inserzioni, dovrà pagare dei costi extra, così come chi volesse accedere alle prestazioni dei Negozi eBay, accessibili ad un canone mensile di 19,95 euro.

Chi può vendere su Amazon? Tutti!

Amazon è uno dei portali di acquisti più conosciuto al mondo, con diverse filiali anche in Europa, come in Italia, Germania, Spagna, Francia e Regno Unito. Pubblicizzando i propri articoli su questo sito, si ha la garanzia che verranno visualizzati da un elevato numero di visitatori. É comunque doveroso ricordare che Amazon richiede un canone fisso mensile da pagare per usufruire del servizio di vendita online: i primi tre mesi si potrà disporre di un account gratuito, che diventerà successivamente a pagamento (39 euro mensili), spesa alla quale vanno aggiunte le commissioni che Amazon tratterrà sulla vendita dei prodotti.

Le opzioni offerte dal sito consentono di organizzare un’attività altamente professionale ed efficiente, tuttavia questi costi sono piuttosto elevati, quindi si consiglia di riflettere circa le effettive potenzialità di guadagno con questo tipo di servizio.

Gli annunci di Subito.it per la vendita di oggetti usati

Diversamente da Amazon, questo portale si presta maggiormente a chi volesse mettere in vendita pochi articoli o prodotti usati, persino di grandi dimensioni, come auto, motocicli e barche. Inoltre è spesso usato per pubblicizzare immobili in affitto ed addirittura prestazioni lavorative. L’inserzione di articoli da parte degli utenti è priva di costo, mentre occorre pagare  delle tariffe aggiuntive in caso si volesse usufruire di servizi finalizzati ad evidenziare l’offerta, come posizionare l’annuncio in cima alla lista, aggiungere foto oltre il minimo consentito o  rinnovare l’inserzione dopo la scadenza.