Bonifici SEPA, cosa cambia e come funzionano

I pratici servizi di home banking, ormai sempre più diffusi, consentono di gestire il proprio conto corrente da casa tramite il computer o un dispositivo mobile. Oltre a visualizzare il saldo, con questa operatività è anche possibile effettuare bonifici, sia in Italia che all’estero. Forniamo qui di seguito alcune informazioni sul bonifico SEPA: cosa è, come funziona e perché è stato introdotto.

Bonifici SEPA Credit Transfer

SEPA è un acronimo che deriva dall’inglese Single Euro Payments Area, ossia l’area unica dei pagamenti in Euro. Si tratta di una zona popolata da circa 480 milioni di abitanti  che comprende i 28 paesi membri dell’Unione Europea (anche quelli che non adottano l’euro come valuta ufficiale) più Islanda, Norvegia e Liechtenstein, che, sebbene non facenti parte dell’UE, aderiscono all’Area Economica Europea, oltre alla Svizzera e al Principato di Monaco.

Dal 28 gennaio 2008 è stato introdotto il bonifico SEPA, detto anche SEPA Credit Transfer (SCT) che ha gradualmente sostituito il bonifico nazionale e quello ordinario. Nel nostro paese, a partire dal 1° febbraio 2014, l’applicazione della conseguente normativa europea 260/12 ha ufficializzato sia la nuova terminologia che il passaggio verso il nuovo sistema di trasferimento del denaro.

Grazie a queste nuove disposizioni, finalizzate ad armonizzare le procedure di pagamento all’interno dell’Unione, si potranno inviare più facilmente e velocemente somme in Euro verso destinatari il cui conto corrente è attivo presso una banca della zona SEPA; allo stesso modo, sarà possibile farsi accreditare retribuzioni dall’estero ed effettuare transazioni tramite il proprio conto anche quando si è fuori dal paese di origine; infine, i tempi di tutte queste operazioni sono stati notevolmente ridotti rispetto agli anni passati. In pratica, il SCT non è altro che un bonifico classico, che può essere indirizzato in Italia come all’estero e che viene processato in tempi più brevi. Cardine del nuovo sistema sono ovviamente le carte di credito e i servizi digitali, con i quali la Commissione Europea intende gradualmente incentivare i cittadini del vecchi continente all’uso di canali alternativi ai contanti o agli assegni, aumentando così la tracciabilità delle transazioni, facilitando gli scambi commerciali internazionali e combattendo l’economia sommersa.

Come fare un bonifico SEPA

Un bonifico SEPA può essere effettuato tramite i servizi di home banking su internet (sono ormai diversi ad offrire anche vantaggiosi bonus sulla registrazione del conto corrente) oppure rivolgendosi ad uno sportello dell’istituto di credito dove è stato aperto il conto (o alle Poste, per i titolari dei prodotti di deposito di Poste Italiane); in questo caso occorrerà avere con sé i dati dell’intestatario (nome e conto), il numero del conto del destinatario, il nome del beneficiario e la causale. La procedura risulta molto più immediata per chi dispone dell’operatività sulla rete, che consente di accedere al conto inserendo il nome account e la password, spesso fornita da una chiavetta che genera un codice casuale. Relativamente al numero di conto, questo è indicato dall’IBAN (International Bank Account Number), una sigla numerica che in Italia è costituita da 27 cifre e che negli altri paesi europei può arrivare a 34 numeri.

Un altro vantaggio abbinato a questo nuovo sistema consiste nella riduzione dei costi per gli utenti bancari: se prima un trasferimento di denaro all’estero poteva essere associato ad una tariffa maggiore, oggi i costi sono pari a quelli di un bonifico all’interno del territorio nazionale, mentre sono previste commissioni più elevate solamente per le operazioni verso la Svizzera e il Principato di Monaco. Occorre ricordare che il bonifico SCT non consente di inviare denaro in un paese diverso da quelli aderenti all’area SEPA: per effettuare dei trasferimenti verso questi paesi occorre servirsi dell’operatività del bonifico estero, con il quale si potranno utilizzare anche valute diverse dall’euro.