Banche commissariate 2024: elenco, cosa significa, quali rischi ci sono

Anche una banca, pur essendo l’istituto finanziario per eccellenza, può andare incontro a provvedimenti particolari, messi in atto per salvaguardarne la solidità. Tali provvedimenti prendono il nome di commissariamento. In questo articolo vedremo il significato di tale provvedimento, cosa comporta, quali sono le banche commissariate e a rischio nel 2024 e quali difficoltà concrete possono incontrare le banche soggette a commissariamento.

Perché una banca commissariata? Significato e procedimenti

Come abbiamo anticipato in apertura, potrebbe accadere che una banca si trovi in gravi difficoltà, tali da comprometterne l’operato e la trasparenza.

Generalmente, quando una banca attraversa un grave periodo di instabilità, si rende necessario introdurre alcune manovre volte a sospendere gli amministratori.

Tali provvedimenti hanno il compito unico di salvaguardare l’integrità dell’istituto di credito coinvolto e scongiurare in tal modo il potenziale fallimento derivante da comportamenti irregolari e condotte sbagliate attuate dagli amministratori. Quando si viene a concretizzare questa particolare fattispecie si dice che la banca è commissariata e cioè sottoposta a una serie di manovre che rientrano nella fattispecie giuridica del commissariamento.

La procedura del commissariamento è ben identificata dalla legislazione italiana, i riferimenti normativi si trovano infatti all’interno del Testo Unico Bancario che definisce modalità e fasi operative di tale procedura. Stando a quanto viene descritto nel testo normativo, le condizioni che possono portare a commissariare una banca sono:

  • irregolarità gravi nell’amministrazione della banca;
  • violazioni manifeste delle delle regole e delle leggi previste;
  • danno finanziario oppure situazioni di rischio che tali condotte potrebbero arrecare ai risparmiatori;
  • gravi perdite patrimoniali.

Tutte queste situazioni sono potenzialmente molto pericolose e oltretutto configurano una grave violazione per la sicurezza dell’istituto. Pertanto, qualsiasi scelta assunta dal consiglio direttivo in una delle direzioni che abbiamo appena rappresentato potrebbe comportare un grave rischio per la banca e perciò si rende necessario procedere con il commissariamento della banca interessata.

La procedura comincia con la denuncia di presunte irregolarità alle autorità competenti, alla quale fa seguito la procedura messa in atto per commissariare la banca. Una volta portata l’attenzione dell’autorità al caso entra in azione la Consob – Commissione nazionale per le società e la Borsa, la maggiore autorità amministrativa di controllo del mercato finanziario italiano, la quale, solamente dopo aver consultato e recepito il parere della Banca d’Italia può intervenire. L’intervento della Consob, si sostanzia nella nomina di un comitato di vigilanza e nella rimozione di tutti gli organi amministrativi al post dei quali vengono collocati organi straordinari e provvisori.

Per dirla in altre parole, quando una banca viene commissariata significa che gli organi direttivi e amministrativi di quel momento vengono sollevati dai loro incarichi, perdendo ogni tipo di potere che invece passa completamente nelle mani di commissari nominati ad hoc e del tutto estranei al direttivo.

Tanto l’intervento della Consob, quanto quello della Banca d’Italia, deve essere normato dal Governo con apposito decreto emanato dal Ministero competente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Per quanto concerne le funzioni è importante comprendere l’area di competenza degli organi straordinari che entrano in funzione quando la banca viene commissariata. Nel caso del comitato di sorveglianza esso esercita tutte quelle competenze di tipo consultivo e di controllo. Per quanto riguarda i commissari straordinari, invece, le funzioni sono ben più ampie poiché essi hanno il compito di risanare la banca dal momento che proprio ad essi sono demandate le funzioni amministrative e decisionali. Inoltre, i commissari straordinari sono dei pubblici ufficiali a tutti gli effetti proprio perché sono nominati con decreto ministeriale e devono, perciò, rispettare le direttive della Banca d’Italia come da decreto emanato.

Come abbiamo detto però, l’esercizio delle funzioni compiute dai commissari straordinari è ben più ampio e comprende anche l’accertamento di responsabilità nei confronti degli organi rilevati.

Le procedure volte ad individuare le responsabilità del direttivo sono operazioni che per ovvie ragioni devono comprendere:

  • accertamento dello status quo aziendale;
  • consultazione e successivo aggiustamento dei bilanci aziendali;
  • rimozione delle prassi irregolari;
  • convocazione di assemblee;
  • azioni volte a contenere i danni patrimoniali nei confronti dei clienti.

Per svolgere a pieno il loro operato i commissari procedono in primo luogo con la rimozione degli organi direttivi e amministrativi. Questo comporta un trasferimento di poteri ai commissari subentrati che prendono in mano la situazione.

A questo punto, come azione preliminare d’intervento, i commissari procedono con un processo verbale, piuttosto sommario, volto però a conoscere il quadro generale della condizione in cui versa la banca, condizione che verrà confermata e chiarita con l’acquisizione degli ultimi bilanci “sospetti”. In questa particolare circostanza, che prevede anche l’acquisizione dei conti, occorre che sia presente un componente del comitato di sorveglianza al fine di poter espletare le funzioni consultive e di vigilanza imparziale richiesta dalla procedura di commissariamento

Nell’ipotesi in cui, a seguito dei controlli effettuati, il comitato e i commissari designati non approvino il bilancio esaminato (corrispondente al periodo immediatamente precedente al commissariamento della banca in questione), allora vengono redatti  una relazione ad opera della commissione e un rapporto ad opera del comitato di sorveglianza. Entrambi gli atti devono essere poi depositati presso il Registro delle Imprese in sostituzione dei bilanci non approvati.

Durante questo particolare periodo, purtroppo, non può essere distribuito alcun tipo di utile compreso il pagamento delle passività. Questa scelta viene spesso presa in condizioni piuttosto straordinarie e di eccezionale precarietà, al fine di tutelare il più possibile gli interessi dei depositanti. La sospensione dei pagamenti può essere applicata per un periodo massimo di un mese, con eventuale proroga di un altro mese. Questo tutela inoltre la banca commissariata da eventuali rischi di insolvenza.

Al termine del periodo di commissariamento gli organi straordinari procedono con la stesura di un rapporto per le rispettive parti di competenza. Tali rapporti poi sono spediti alla banca d’Italia, per i dovuti controlli.

La Banca d’Italia deve poi procedere all’approvazione dei bilanci redatti dagli organi straordinari i quali, al termine del loro mandato, e solo dopo l’approvazione dei bilanci, ha il compito di ricostituire un nuovo direttivo.

Come abbiamo visto, il procedimento che prevede il commissariamento di una banca è piuttosto articolato e prevede dei passaggi obbligatori e degli interventi specifici da parte di personale altamente qualificato e titolato. Inoltre, la procedura potrebbe essere piuttosto lunga, a seconda della complessità della situazione e della difficoltà che gli organi straordinari potrebbero incontrare nel redigere i bilanci e ricostituire un nuovo organico di direzione.

Elenco banche commissariate aggiornato al 2024: quali sono?

Come abbiamo visto, purtroppo, quella del commissariamento è una circostanza piuttosto comune. Tuttavia, l’attuale momento storico impone di tenere ben presente le difficoltà economico finanziarie alle quali le banche italiane andranno incontro durante il 2024.

L’anno che è appena cominciato si appresta ad essere molto difficile per il mercato finanziario italiano e, più in generale, per quello europeo, ed è perciò altamente probabile che anche il settore bancario italiano potrebbe risentire degli effetti della crisi attualmente in corso, dovuta all’innalzamento generale dei tassi di interesse, la stagflazione che si prospetta all’orizzonte e la guerra russo-ucraina.

Per tale motivo la Banca d’Italia nel contesto della Bce monitorare con molta attenzione la situazione bancaria del Paese, tenendo sempre sotto controllo le banche più a rischio

Conoscere quali banche siano a rischio commissariamento è utile anche ai depositanti: conoscere infatti la situazione della propria banca è  fondamentale epr tenere al sicuro i propri risparmi.

Per il 2024, al momento, la sola banca iscritta nel registro degli Istituti vigilati – come si può verificare sul sito ufficiale della Banca d’italia – è la Banca Popolare Valconca Spa.

La banca è stata commissariata alla fine del 2022, a seguito del no ricevuto in seguito alla proposta di fusione con Blu Banca. Il no ha portato alle dimissione del cda. Tuttavia, il procedimento di sorveglianza è slittato al 2024. Attualmente la Banca d’Italia non si è ancora espressa in merito al verdetto e, molto probabilmente, ci vorrà ancora del tempo prima che venga presa una decisione in merito alle sorti che toccheranno a Banca Valconca.

Attualmente, la lista degli istituti vigilati da Banca d’Italia per il 2024 si conclude solamente con la menzione di Banca Valconca, sicuramente perché siamo ancora all’inizio dell’anno e, fortunatamente abbiamo ancora pochi altri nomi da inserire nell’elenco.

Quali sono i rischi delle banche commissariate

I principali rischi a cui una banca commissariata va incontro sono legati essenzialmente alla concreta possibilità che l’istituto possa fallire.

Tuttavia, e questo è bene precisare, una banca soggetta a commissariamento non necessariamente incorre nel fallimento, ma se l’amministrazione non viene sanata, il rischio si potrebbe concretizzare ulteriormente. 

Un altro mito da sfatare è quello che vede a rischio i conti correnti dei clienti che hanno un conto corrente o un deposito economico presso una banca commissariata. In realtà si tratta di falsa informazione poiché quando una banca viene commissariata, i conti rimangono comunque tutelati e, anche nella sciagurata ipotesi in cui si dovesse configurare la circostanza del fallimento, il Fondo di tutela interbancario garantisce i risparmi per un ammontare pari fino a 100.000 euro (200.000 nel caso in cui il conto sia cointestato).

Semmai, il commissariamento e quindi un probabile fallimento costituisce un pericolo per gli azionisti e gli obbligazionisti della Banca interessata. Questo perché le azioni di una banca commissariata perdono valore in Borsa, con conseguente abbassamento del prezzo e aumento contestuale delle vendite. Stessa cosa per i bond che, in una circostanza come quella descritta non possono essere rimborsati per ragioni del tutto contabili.