Plafond carta di credito: come aumentare in caso di superamento, qual è il minimo e come averlo illimitato

Il plafond di una carta di credito è il limite massimo mensile previsto da un istituto di credito spendibile o prelevabile attraverso la carta. Superando tale limite, la carta di credito non sarà più utilizzabile fino al primo giorno del mese successivo quando il plafond verrà azzerato e il conteggio ricomincerà da capo. La somma massima che si potrà spendere o ritirare attraverso la carta viene stabilita dalla banca nel momento in cui il cliente sottoscrive il contratto e non dipenderà dal circuito di appartenenza, Mastercard o Visa. Esistono delle possibilità, però, che consentiranno al cliente di aumentare la cifra limite in caso di superamento e altri casi in cui sarà possibile ottenere un plafond illimitato. Occorre tener presente che la banca creerà sempre le condizioni ottimali per evitare che si manifestino problematiche nella riscossione del denaro. La carta di credito, infatti, è uno strumento di pagamento che non prevede l’addebito immediato delle somme sul conto corrente ma il mese successivo. E’ una pianificazione che comporta una sorta di prestito che la banca eroga al cliente comprensivo di tassi di interesse. Richiedendo un aumento del plafond l’istituto di credito trarrà le dovute considerazione prima di accettare il cambiamento. Vediamo come procedere per richiedere un aumento in caso di superamento, qual è il limite minimo e come avere un plafond illimitato.

Come aumentare il plafond della carta di credito in caso di superamento e qual è il limite minimo

La spesa mensile definita come plafond determina quanto il possessore di una carta di credito può spendere nei negozi fisici e online e prelevare dagli sportelli ATM. La carta in questione non è l’unica ad avere un tetto massimo di spesa, anche le carte di debito ne hanno uno ma in entrambi i casi parliamo di uno degli elementi più importanti da approfondire nel momento in cui si richiede la sottoscrizione di una carta alla propria banca. La capacità di spesa mensile, infatti, varia da istituto ad istituto e in base alle condizioni contrattuali. In generale, possiamo notare come il limite va da un minimo di 1.000,00 ad un massimo di 5 mila euro al mese. Alla fine del mese solare il plafond verrà azzerato e il conteggio ricomincerà nuovamente non tenendo conto di ipotetici residui relativi al mese precedente. Significa che se nel mese di maggio ho speso 1.000,00 euro a fronte dei 2.000,00 a disposizione, a giugno il limite sarà sempre di 2 mila euro e non di 3 mila.

Le condizioni generali stabilite nel momento del contratto possono essere cambiate. Il cliente, infatti, potrebbe avere necessità di aumentare il proprio plafond modificando il tetto massimo deciso inizialmente. In questo caso il possessore di una carta di credito dovrà seguire una specifica procedura che consentirà in poco tempo di creare un nuovo limite massimo. Il cliente dell’istituto di credito erogatore della carta dovrà recarsi in una filiale e richiedere l’aumento della capacità di spesa mensile della propria carta. La banca, a questo punto, si informerà sul perché di tale richiesta e approfondirà le esigenze che si celano dietro la richiesta di nuove somme di denaro. Ricordiamo che l’istituto di credito non ha alcun obbligo di accettare il cambiamento della somma massima spendibile e prelevabile con la carta di credito, è sua facoltà decidere di accontentare o meno il cliente. Valutazioni positive verranno date se il cliente ha dimostrato di essere solvente o presenta patrimoni importanti e redditi adeguati.

Come detto, il primo passo che la banca compierà sarà quello di conoscere le motivazioni alla base della richiesta. E’ in programma un viaggio? Occorre pagare una spesa improvvisa? La banca valuterà attentamente le esigenze dei singoli clienti e verificherà la situazione finanziaria del cliente e il denaro a sua disposizione per prendere una decisione che verrà comunicata al cliente non appena sarà presa. Quella mostrata è la procedura da seguire nel caso in cui si è clienti di una banca tradizionale, come Unicredit o Intesa Sanpaolo. Nel caso in cui la propria banca sia una banca online, la richiesta di cambiamento delle condizioni potrà essere avanzata telematicamente accedendo al sito web ufficiale dell’istituto di credito.

Un’alternativa alla richiesta di aumento del plafond della propria carta di credito può tradursi nel cambiamento della carta di credito stessa per sostituirla con un’altra dal tetto massimo più elevato. Anche in questo caso, la banca verificherà la presenza delle condizioni base per concedere la nuova carta. Solitamente, per accettare un plafond più alto, l’istituto di credito verificherà che il saldo del conto del cliente sia superiore ad una certa cifra e capace di coprire spese che rientrano nella cifra massima. Così come esiste un limite di spesa e prelievo per la propria carta di credito esiste anche un plafond minimo? Spesso si sente dare questa definizione per indicare la somma minima che dovrà essere versata in banca per poter ottenere la carta. Si tratta di una definizione impropria anche perché le variabili che influiscono sulla decisione della banca di dotare o meno il cliente di una carta di pagamento sono varie. Gli istituti considereranno l’anzianità del rapporto bancario, la giacenza media sul conto e la presenza dell’accredito dello stipendio o della pensione prima di decidere se e quale tipologia di carta proporre al cliente.

Come avere un plafond illimitato sulla carta di credito

Specifiche esigenze possono indirizzare un cliente della banca verso una carta di credito con plafond illimitato. Parliamo di uno strumento di pagamento di lusso, uno status symbol  dedicato e riservato a particolari clienti che detengono un patrimonio di una certa rilevanza. Le carte oro o platino, solitamente, sono le carte di credito che non presentano limiti di spesa tradizionali ma plafond che arrivano fino a 25 mila euro. Parlare di una vera e propria assenza di un tetto massimo, infatti, non è corretto. Anche le carte “nere”, esclusive e non richiedibili da chiunque, presentano un limite anche se talmente elevato da sembrare illimitato. Queste carte possono essere personalizzate in base alle esigenze del cliente ma per poterle ottenere occorrerà mostrare specifici requisiti.

Un conto corrente dal saldo imponente non sarà sufficiente per entrare in possesso di una carta di credito dal plafond quasi illimitato. L’accesso alle cosiddette Black Cards avviene su invito e non risulta collegato ad una movimentazione sopra gli standard. Alcune banche non dichiarano apertamente i requisiti necessari per rientrare tra i privilegiati che potranno disporre di questo strumento di pagamento di lusso. Oltre all’invito riservato alla categoria Vip, sarà possibile provare a richiedere personalmente all’istituto di credito l’accesso ad una carta di credito con plafond illimitato. Verranno richieste specifiche garanzie prima di pronunciarsi sulla decisione finale.

Le carte di credito senza un tetto massimo standard non presentano solo il vantaggio di poter spendere o prelevare la cifra che si desidera in qualunque momento. Si possono trovare anche degli svantaggi legati a questa possibilità. Nonostante gli elevati standard di sicurezza garantiti dagli istituti bancari, infatti, se la carta di credito finisse nelle mani di persone poco oneste, il titolare incorrerebbe in danni economici di una certa rilevanza. Elevati rischi a cui non si andrebbe incontro scegliendo una carta con plafond limitato. Di contro, poter usufruire di una carta nera significa ottenere privilegi come entrate ad esclusivi club, sconti sui biglietti di voli aerei, trattamenti vip e altri numerosi vantaggi.

Un esempio di carta di credito con plafond illimitato è American Express Carta Oro. La quota annuale di questa carta è gratuita per il primo anno e di 14,00 euro dal secondo anno in poi. Scegliendo questo strumento di pagamento non ci sarà alcun limite di spesa prefissato ma il cliente dovrà segnalare in anticipo all’emittente la possibilità di effettuare un grosso pagamento per ricevere la giusta assistenza.

Procediamo, ora, proponendo alcuni interessanti esempi di carta di credito con plafond limitato. La banca Widiba propone una carta appartenente al circuito Masterard che presenta un canone annuo di 15,00 euro, nessun costo di attivazione e un plafond massimo di 10 mila euro con 3 mila euro di massimali mensili di prelievi. America Express propone, poi, la carta di credito Blu American Express con un canone gratuito il primo anno e di 35,00 euro gli anni successivi con un tetto massimo di spesa mensile di 5 mila euro e un limite massimo di prelievo di 500,00 euro ogni 8 giorni.

Widiba Carta Classica è la carta di credito di Widiba con plafond massimo di 1.500,00 euro e un canone annuo di 20,00 euro mentre Widiba Carta Gold presenta un limite massimo di spesa pari a 3 mila euro al mese per un canone annuo di 50,00 euro. Il plafond di Cartimpronta One di Webamk, infine, ha un plafond di 7.800,00 euro con un canone annuo gratuito.

Sul mercato esistono tanti prodotti tra cui scegliere la carta di credito più adatta alle proprie esigenze. Tra le principali condizioni contrattuali da approfondire ricordiamo di prestare attenzione al plafond proposto per scoprire qual è il limite massimo mensile e non rischiare di effettuare pagamenti o prelievi superiori a tale limite.