Sono molti gli italiani che dispongono di una somma di denaro di media entità (inferiore ai 100 mila euro) e che vorrebbero impiegarla per costruire o acquistare un appartamento, un monolocale o una piccola abitazione, sia per fini abitativi, sia per rivenderla sul mercato immobiliare. Accanto ai tradizionali materiali del mattone e del cemento, si sta diffondendo anche nel nostro paese l’utilizzo del legno e della bioedilizia. Qual è la tipologia più proficua, economica e vantaggiosa?
Investire sul mattone: i vantaggi
A seguito della crisi economica innescata dal crollo finanziario del 2008/09, la liquidità nelle mani dei privati, delle grandi aziende e delle istituzioni si è notevolmente ridotta, fattore che ha contribuito ad una netta diminuzione degli investimenti nel settore immobiliare: una perdita di posti di lavoro significa una riduzione di mutui per l’acquisto della prima casa, un conseguente aumento dell’offerta sulla domanda e una diminuzione del prezzo al metro quadro. Ecco quindi che gli ultimi anni sono stati caratterizzati da costi mai così bassi nel settore abitativo, e questo allo stesso tempo si traduce in un incentivo ad acquistare. Le misure creditizie introdotte dalla BCE stanno iniziando a dare i primi frutti, per cui si stima che dal 2016 possa concludersi la corsa al ribasso dei prezzi, mediante nuova linfa vitale iniettata nel mercato della compra-vendita immobiliare.
In questo contesto, anche chi possiede una cifra inferiore ai 100 mila euro potrà investirla in un appartamento di medie dimensioni (a seconda della città: ovviamente al centro di Milano o di Roma i costi non sono così abbordabili), che potrà essere poi convertito a seconda delle esigenze: uso abitativo, studio, affitto, rivendita a privati o ad aziende per uso commerciale. Considerato il trend attuale, i prezzi degli immobili potranno gradualmente salire, così come il livello d’inflazione e la capacità dei consumi delle famiglie e delle imprese. Tutto ciò dipende ovviamente dalla tanto attesa ripresa economica, un fenomeno che in ogni caso non sarà immediato e richiederà tempi piuttosto lunghi. Malgrado questi fattori d’incertezza, gli analisti finanziari ritengono che sia lecito nutrire delle aspettative positive, per cui un investimento di questo tipo potrebbe dare dei buoni risultati. Poichè i prezzi sono al momento molto bassi, si consiglia di scegliere pazientemente l’immobile da acquistare, in quanto si potranno trovare parecchie occasioni vantaggiose, soprattutto in caso di una ristrutturazione finalizzata alla rivendita o all’affitto dell’appartamento.
Risparmiare con le case in legno
Costruire una casa in legno è la soluzione abitativa più adatta per un risparmio futuro. Se confrontata con il classico appartamento in un edificio in città, un’abitazione in legno si presta con maggiore difficoltà ad essere piazzata successivamente nel mercato immobiliare, anche se si evidenziano delle prospettive interessanti anche in questo ambito. Di sicuro, il vantaggio principale consisterà nei costi di gestione decisamente inferiori: si potrà infatti risparmiare sul riscaldamento, grazie ai principi di efficienza energetica su cui si basa la bioedilizia, e di costruzione, per via dei moduli prefabbricati facili da montare. Le case in legno offrono inoltre maggiore flessibilità, possibilità di personalizzazione degli interni e degli esterni e tutto il fascino dei materiali naturali. Oltre all’isolamento termico, va ricordato quello acustico, l’assenza di problemi legati all’umidità e una temperatura relativamente fresca durante la stagione estiva.
Questa tipologia abitativa richiede tuttavia alcune condizioni essenziali, che contribuiscono a far lievitare i costi totali: occorre possedere un terreno sul quale costruirle, nonché pagare le tariffe del trasporto e del montaggio. Infine, chi intende puntare su prodotti che durano nel tempo, resistendo al tempo e all’acqua (grandi nemici delle case in legno), dovrà spendere una cifra maggiore per garantirsi abitazioni di buona qualità e di lunga durata.
