Cosa spinge gli esperti ad investire in Albania? Quali sono le motivazioni e la convenienza che riscontrano in un’azione del genere e, soprattutto, come e su cosa è consigliabile procedere con questa speculazione?
La terra dei Pelasgi sta diventando la meta favorita di un numero sempre crescente di imprese italiane. Un trend in crescita, nonostante la crisi, spinge gli investitori ad oltrepassare l’Adriatico e a sfruttare risorse e potenzialità di un paese che non è la propria patria. Perché? Quali prospettive spingono gli operatori italiani ad addentrarsi nella realtà economica albanese? Dati alla mano riportano cifre come 5 miliardi di euro per investimenti diretti esteri (non solo da parte dei nostri compatrioti) verso l’Albania. Cerchiamo di capire i motivi alla base della scelta di investire in Albania per offrire risposte esaurienti alle nostre numerose domande.
Perché investire in Albania?
Quattro semplici parole compongono una domanda la cui risposta prevede un elenco di motivazioni solide e convincenti. Perché investire in Albania? Innanzitutto, questa nazione si presenta come un Paese caratterizzato da grandi possibilità di crescita e da una forte stabilità istituzionale. La forza dell’Albania è dimostrata dai tassi di crescita positivi registrati dopo aver superato un periodo difficile che negli anni di crisi ha visto una crescita del PIL media annua pari al 6%. Nel 2016, la crescita trimestrale media si è aggirata intorno al 3,4% lasciando presupporre una proiezione di crescita in continuo aumento. Le previsioni di analisti albanesi indicano il raggiungimento del 4% in pochi anni grazie anche (e soprattutto) agli investimenti stranieri.
Ritornando alle motivazioni ragionevoli che possono trascinare investitori italiani in investimenti in Albania, sottolineiamo, ora, la posizione strategica del Paese, aperta al mercato globale e considerata una base di appoggio per l’accesso sia ai Balcani che all’Europa. In Albania, infatti, troviamo ben quattro porte che permettono il passaggio. Durazzo, Saranda, Shengjin (uno dei porti più profondi del Mediterraneo) e Valona si trovano al centro di una crocevia naturale di rilevante importanza per il nostro continente.
Gli scambi interni all’Albania sono, poi, completamente liberalizzati traducendosi in un’economia elastica utile per gli investimenti. La concessione di licenze commerciali è trasparente e veloce, 24 ore e costo zero sono elementi decisamente accattivanti. Ancora di più se associati ad un sistema fiscale favorevole alla creazione di piccole imprese. Le tasse corrispondono al 15% sugli utili per le aziende mentre per le persone la percentuale varia dallo 0% al 23%. Inoltre, non sono presenti discriminazioni tra utenti albanesi e stranieri, i vantaggi esistono per tutti.
Investire in Albania significa, poi, entrare in un Paese dotato di infrastrutture in rapido sviluppo. Le vie di comunicazione hanno subito, negli ultimi anni, migliorie sorprendenti che si riscontrano anche nel settore dei trasporti, delle comunicazioni e dell’energia. A basso costo e con un buon sviluppo troviamo, inoltre, i servizi di trasporto marittimo. Vantaggi notevoli, dunque, a cui aggiungere l’ulteriore basso costo del lavoro. Far nascere un’azienda in Albania comporta l’assunzione di lavoratori locali, senza dover esportare manodopera dall’Italia, e il pagamento di una stipendio medio va dai 250 ai 350 euro al mese. Parliamo di una forza lavoro che conosce le lingue, che è istruita (circa 1.071.948 persone), professionale e giovane (57% della popolazione è sotto i 35 anni).
Come investire in Albania e in quali settori conviene farlo
Una volta appresi i vantaggi della scelta di investire i risparmi senza rischi eccessivi con le opportunità offerte dall’Albania, è arrivato il momento di capire su cosa conviene farlo e come. I settori considerati più attraenti sono quello energetico, edilizio, minerario ed estrattivo, manifatturiero (tessile e calzaturiero), turistico e agricolo. Diverse possibilità, dunque, per investire i propri soldi senza preoccuparsi di eccessiva concorrenza. Il settore dell’energia, soprattutto quella rinnovabile, è forse quello che ha subito più cambiamenti con la ristrutturazione della KESH (Ente Nazionale produttore di energia) e con il suo frazionamento in varie società nei settori della produzione, della trasmissione e della distribuzione. La spinta nell’investimento in questo ramo è data dai “numeri” in possesso dell’Albania. Le risorse di idrocarburi sono eccellenti, il potenziale idroelettrico è enorme, con una stima di 2000-2500 MW che posiziona l’Albania al secondo posto in Europa preceduta solo dalla Norvegia e dalla Svizzera. L’energia elettrica costituisce l’88,5% delle fonti energetiche complessive nel Paese, percentuale che invoglia gli investimenti.
Un settore sul quale si potrebbe puntare che non è, per ora, sfruttato nella giusta maniera è quello petrolifero. L’Albania è dotata di risorse petrolifere per una stima di circa 550 milioni di tonnellate. L’investitore estero potrebbe cercare di rivitalizzare le competenze dell’industria petrolifera, investendo in attrezzature e parti di ricambio, nell’ammodernamento dei vari processi industriali ma anche dei trasporti, della comunicazione, delle tecnologie ambientali e delle attrezzature necessarie.
Il rilancio delle infrastrutture, come già accennato, potrebbe essere una ulteriore risposta a come investire in Albania. Potrebbe convenire, poi, puntare sull’abbigliamento, settore in notevole crescita negli ultimi anni con una grande richiesta di esportazione, ma soprattutto sul turismo. Qui le opportunità di investimento sono notevoli, forse al pari di quelle del settore energetico, e le potenzialità sono più che soddisfacenti. Aumenta la richiesta di centri benessere, della creazione di hotel e spazi in cui ospitare un numero di turisti che si prospetta in forte crescita. Sempre più italiani e persone provenienti dalla regione balcanica scelgono l’Albania come meta dei propri viaggi. Natura incontaminata, spiagge, cultura potrebbero essere gli elementi giusti per investire in Albania.