Scrivere la relazione di un tirocinio di psicologia può rivelarsi un arduo compito se non si conoscono le basi da cui partire per svolgere un elaborato più che soddisfacente. Durante o dopo il conseguimento di una laurea in psicologia è possibile svolgere un tirocinio al termine del quale è necessario presentare una relazione alla Commissione Tirocini che servirà per valutare la valenza formativa dell’esperienza sostenuta e per la successiva assegnazione di crediti formativi. La relazione dovrà essere chiara, esauriente e completa e dovrà dimostrare di aver imparato la “pratica” oltre alla teoria che si studia sui libri. In effetti, i tirocini servono proprio come primo incontro con la realtà lavorativa a conclusione di un percorso di studi specifico.
Il corso di laurea in Psicologia prevede lo svolgimento di un periodo di apprendistato che consenta di provare con mano la formazione acquisita e di scoprire se si sono raggiunti gli obiettivi formativi della materia. Quali sono questi obiettivi? Come si scrive una relazione esaustiva ed efficace? Risponderemo a questi quesiti per poi scoprire dove trovare opportunità di apprendistato retribuite.
Esempio di relazione del tirocinio in Psicologia: caratteristiche ed obiettivi
L’ordinamento italiano prevede che, al termine del percorso di studi in Psicologia, per poter esercitare la professione, occorrerà seguire un tirocinio formativo dopo aver conseguito la laurea. Solo lo svolgimento dello stage, infatti, permetterà la partecipazione all’esame di Stato per ottenere l’abilitazione. La durata prevista per i tirocini varia in base al possesso della laurea triennale o magistrale e sono presenti due differenti modalità per l’iscrizione alla sezione A (titolo professionale di psicologo) o alla sezione B (titolo professionale di Dottore in tecniche psicologiche).
Svolgere un tirocinio (o stage) è un passo importante per conoscere dal punto di vista pratico ciò che per tanti anni si è studiato sui libri. L’importanza è maggiore se parliamo di discipline come la psicologia per cui il lavoro sul campo, a diretto contatto con i pazienti è fondamentale per approfondire meglio comportamenti e tecniche da utilizzare per svolgere un buon lavoro. Dalla scelta del proprio corso di laurea e della specializzazione che si desidera seguire deriveranno delle decisioni importanti come la tipologia di tirocinio da affrontare. Al termine di questo percorso verrà richiesta la scrittura di una relazione il cui scopo principale è far conoscere l’esperienza vissuta ad una Commissione Universitaria che dovrà valutare l’impegno ed assegnare dei crediti formativi (parliamo di 9 crediti per 225 ore di tirocinio).
Gli obiettivi del tirocinio post-laurea in psicologia sono di semplice intuizione. Nell’area sociale riguardano l’apprendimento di metodologie e strumenti idonei per la gestione dei lavori nelle organizzazioni. Il tirocinante sarà chiamato ad affiancare e supportare professionisti durante colloqui finalizzati all’inquadramento diagnostico e all’elaborazione di un percorso da seguire. Scegliendo l’area clinica maggiore attenzione verrà posta sull’inquadramento diagnostico e verranno forniti gli strumenti per giungere ad una adeguata diagnosi clinica. In generale, dunque, un tirocinio serve per sviluppare apposite competenze professionali all’interno dell’ambito scelto, necessarie per effettuare interventi di prevenzione, diagnosi, abilitazione, sostegno in ambito psicologico rivolto a persone, gruppi e comunità.
L’esperienza che si vivrà durante uno stage sarà intensa e fornirà conoscenze fondamentali per svolgere la professione di psicologo. Nella relazione finale occorrerà dimostrare di aver acquisito nuove capacità, di aver perfezionato tecniche e di essere pronti per l’inserimento in un contesto lavorativo. A tal fine occorrerà raccontare e rielaborare gli aspetti più significativi del tirocinio tenendo in considerazione gli obiettivi del proprio corso di laurea. E’ possibile trovare online alcuni esempi di relazione da cui trarre importanti informazioni prima di iniziare la stesura del testo. Innanzitutto bisogna necessariamente rispettare le regole della grammatica italiana, trovare un argomento principale intorno a cui far girare tutti gli altri ed utilizzare un linguaggio uniforme nelle varie parti del testo. La scrittura di una relazione di un tirocinio in psicologia presuppone uno scopo preciso e dunque dovrà essere una scrittura pianificata, composta da una scaletta da seguire, vari paragrafi e una rilettura che revisioni tutto lo scritto attentamente.
Un esempio di relazione riporta nella prima pagina le generalità dello studente (nome, cognome, numero di matricola, corso e anno di laurea) e la data di consegna. Si proseguirà fornendo le informazioni generali sul tirocinio (ente di accoglienza, periodo di svolgimento, motivazione e obiettivi dello stage) e la descrizione delle attività svolte (metodo di lavoro utilizzato, attività svolte in relazione al corso di laurea, relazioni interpersonali con altri studenti, colleghi e tutor) per poi concludere con il bilancio dell’esperienza (difficoltà incontrate, analisi delle competenze acquisite, raggiungimento degli obiettivi raggiunti). Il discorso dovrà essere chiaro, seguire un ordine logico ed utilizzare i termini del lessico della Psicologia. E’ consigliabile scrivere almeno 5 pagine per fornire un quadro completo della formazione acquisita, degli obiettivi raggiunti e delle attività svolte. La relazione dovrà contenere una copertina dall’aspetto professionale e delle sezioni ordinate in cui descrivere l’esperienza di tirocinio. E’ bene scrivere un indice e quindi far corrispondere ad ogni pagina un numero in modo tale da avere facile accesso all’argomento di interesse qualora la relazione si rivelasse particolarmente lunga.
Seguendo gli esempi di relazioni facilmente visualizzabili online (scrivendo nel motore di ricerca l’apposita indicazione) si potrà concludere il proprio tirocinio con una relazione convincente ed esaustiva che consentirà di ottenere i crediti prefissati. Ora che sappiamo qual è la conclusione di un tirocinio e quali sono gli obiettivi da perseguire dobbiamo capire come trovare lo stage di psicologia adatto ai propri interessi e alle proprie passioni e che preveda una retribuzione.
Dove trovare opportunità retribuite di stage di psicologia
Il tirocinio da psicologo, necessario per poter completare il percorso di studi con l’esame di Stato, si può svolgere presso i Dipartimenti, presso gli istituti di discipline psicologiche delle Università oppure presso gli enti pubblici o privati che sono stati preventivamente accordati dalle Università e dall’Ordine. Nello specifico, opportunità di Stage si possono trovare nelle Aziende Ospedaliere o Aziende sanitarie Locali appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale, Enti Pubblici come Ministeri, Regioni, province e comuni, istituzioni scolastiche e non statali, enti privati, cooperative sociali, istituzioni di ricerca e centri clinici e servizi universitari.
L’Università La Sapienza di Roma, per esempio, propone la candidatura per lo svolgimento del tirocinio professionalizzante presso la Facoltà di Medicina e Psicologia ai laureati in Psicologia della Sapienza. Per l’iscrizione all’Albo professionale sezione B occorreranno 500 ore di tirocinio mentre per l’iscrizione nella sezione A occorreranno 1000 ore di pratica. In entrambi i casi i settori di applicazione saranno psicologia clinica, generale, sociale e dello sviluppo.
Per individuare una sede di svolgimento del tirocinio, il laureato potrà consultare l’elenco delle strutture convenzionate ed idonee ad ospitare questi tirocini professionalizzanti della propria regione. L’elenco in questione per l’Emilia Romagna è disponibile sul portale tirocini.ep-web.it mentre per la Puglia si può far riferimento all’indirizzo web uniba.it. Trovare il tirocinio adatto al proprio corso di laurea può rappresentare un impegno al pari di una ricerca di lavoro. Per inviare una domanda occorrerà infatti rispettare determinati requisiti che possono variare da università ad università. Inoltre, non tutti gli stage sono retribuiti e, in quest’ambito, è difficile trovare un’opportunità di tirocinio che preveda un compenso.
Per facilitare il compito è possibile consultare portali online che contengono le offerte lavorative più allettanti ed in linea con il proprio percorso. Tale soluzione può rivelarsi la migliore qualora non si abbia fortuna con le proposte che spesso vengono avanzate dalle stesse università. Soprattutto i tirocini effettuati presso le università, infatti, generalmente non sono retribuiti e, per questo motivo, se possibile, si potrà optare per gli annunci presenti nei portali delle offerte di lavoro. Spesso le aziende ricercano laureati in psicologia per occuparli come addetti alla selezione del personale. Il candidato dovrà essere formato alle attività di screening dei curriculum vitae, di convocazione dei candidati, dello svolgimento dei colloqui di selezione, dell’attivazione e monitoraggio dei canali di recruiting e di ricerche di personale per aziende clienti. I requisiti richiesti, generalmente, sono doti relazionali e comunicative, predisposizione al lavoro in team e capacità di assunzione di responsabilità. Questa tipologia di opportunità risulta interessante perché si potrà affiancare ad una esperienza lavorativa una retribuzione.
Il portale www.it.indeed.com è, per esempio, un sito in cui è possibile trovare queste ed altre opportunità retribuite. Un laureato in Psicologia del Lavoro potrebbe, per esempio, proporsi per uno stage nell’ambito delle Risorse Umane proposto dall’azienda Martini & Rossi S.p.A. della durata di 6 mesi per una retribuzione di 700,00 euro mensili. Le attività che si conosceranno meglio saranno di supporto nelle attività di selezione, nell’organizzazione delle attività formative dedicate ai dipendenti, nelle attività connesse al progetto di analisi di clima aziendale e supporto in altre attività di engagement del personale. Il tirocinio permetterà di approfondire l’ambito di proprio interesse per poi riportare le conoscenze acquisite e la descrizione dell’esperienza in un relazione di psicologia soddisfacente per la Commissione.
Che si tratti di un’impresa, un’azienda ospedaliera, un’università, l’impegno di un laureato in psicologia per trovare il tirocinio più interessante in base ai propri obiettivi, sia in termini di acquisizione di competenze professionali che di retribuzione economica, dovrà essere a tempo pieno per trovare la strada giusta da percorrere per poter, a fine stage, presentare una relazione completa che permetta il passaggio successivo, affrontare l’esame di Stato e diventare Psicologo di professione.