In seguito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto scuola che ha coinvolto docenti di scuola primaria, statale e universitaria avvenuto lo scorso 9 febbraio, è bene soffermarsi sulle ultime news del 2024.
Sorpresa favorevole trovata sul documento che ha siglato il rinnovo del CCNL è stata l’assegnazione di aumenti degli stipendi non solo per il corpo docente ma anche per il personale amministrativo, ausiliario e tecnico. Sono stati previsti in busta paga, infatti, i pagamenti degli arretrati degli anni precedenti accompagnati dagli incrementi salariali fissati per l’anno in corso. Ottima notizia, dunque, che va ad aggiungersi ad altre novità apportate dal rinnovo attuato al Contratto Nazionale dedicato al comparto scuola. Conosciamo meglio questo documento e la sua applicazione.
Contratto Docenti Nazionale 2024: news sulla scuola primaria e statale e università
Il 9 febbraio 2024 è stato rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al comparto scuola denominato Istruzione e Ricerca. Nello specifico, vengono incluse le scuole, gli Enti di ricerca, le università, le Accademie e i Conservatoti e di conseguenza vengono coinvolti tra le tante altre figure professionali (cuochi, assistenti tecnici, Coordinatori, Coadiutori…) i docenti. L’aumento prima citato stabilito dal rinnovo del contratto varia tra gli 80,00 e i 110,00 euro lordi e verrà attribuito a più di 1,2 milioni di dipendenti del comparto senza aumentare carichi e orari lavorativi. Mensilmente, gli insegnanti delle scuole dell’infanzia e primarie statali percepiranno in più al massimo 97,70 euro se superano i 35 anni di servizio mentre i docenti della scuola secondaria di I grado potranno ottenere con la stessa anzianità di servizio 106,70 euro. Gli insegnanti della scuola secondaria di II grado con il diploma come titolo di studio , poi, potranno ottenere un aumento che va dagli 85,50 euro (da 0 ad 8 anni di anzianità di servizio) ai 99,70 euro (per chi ha più di 35 anni di servizio). In possesso della laurea, invece, si potrà raggiungere un aumento massimo di 110,70 euro. Il personale universitario otterrà un aumento di 82,00 euro. Differente è la situazione per i docenti universitari che non hanno un rapporto di lavoro contrattualizzato e che non sono inclusi negli accordi del rinnovo. Volendo conoscere la cifra esatta che si otterrà in base ai propri anni di servizio basterà visualizzare online le tabelle che specificano per ogni scaglione l’importo dell’aumento previsto. Questa cifra vuole valorizzare l’operato dei docenti che si impegnano a favorire la comunicazione, l’esperienza sociale e la crescita personale degli studenti. Introduciamo, così, un altro aspetto che ha subito piccole modifiche in seguito al rinnovo del CCNL, il bonus merito. Questo premio viene assegnato dal Dirigente Scolastico nella misura del 30% per il primo anno ma dovrà attenersi ai criteri generali stabiliti in accordo con i sindacati. Il 70% confluirà negli stipendi degli insegnanti come aumento di stipendio per il primo anno e con percentuale a decrescere per gli anni successivi.
Novità sul rinnovo del CCNL docenti
Altre novità riguardano il ripristino delle direttive che coordinano la mobilità volontaria degli insegnanti. In particolare è stato ristabilito il vincolo triennale volto alla tutela della continuità didattica, per accompagnare gli studenti per un lasso di tempo prolungato, in modo tale da instaurare un rapporto duraturo e professionalmente più maturo. Inoltre, con il rinnovo del CCNL del comparto scuola sono state stabilite delle sanzioni per quei docenti che utilizzano i social network o altri mezzi di comunicazione per motivi che vanno oltre la sfera dell’istruzione, dell’orientamento e della formazione. Non si possono intrattenere comunicazioni attraverso Facebook, Twitter o Whatsapp con gli studenti se non per motivi strettamente scolastici, pena pesanti sanzioni. Provvedimenti ancora più severi saranno rivolti ai docenti che intratterranno rapporti e comportamenti di carattere sessuale con gli studenti. Nello specifico, scatterà l’immediato licenziamento. Altre norme del codice disciplinare non stabilite nel rinnovo del CCNL dello scorso 9 febbraio, verranno discusse e trattate con contrattazioni integrative.
La mansione di tutor continuerà ad esistere ma verrà retribuita a parte per incentivare l’operato. Resteranno, poi, nel borsellino elettronico dei docenti i 500 euro da utilizzare per l’acquisto di tablet, corsi di formazione e materiale scolastico e le ore dedicate alle riunioni pomeridiane sono fissate a 80 complessive. Infine, è stata riconosciuto ai docenti il diritto alla disconnessione per non ricevere più avvisi e messaggi di riunioni e comunicazioni durante la notte. Le nuove tecnologie non hanno il diritto di invadere la vita privata dei docenti.