Monete in lire: quali hanno più valore?

Da quando gli euro sono entrati in corso gli italiani si sono sbarazzati delle banconote e delle monete in lire; è vero però che per le monete la cosa è andata in modo leggermente diverso, anche perché in molti casi le somme possedute da ognuno erano tanto basse da non consentire di cambiarle in euro. C’è anche chi trova casualmente vecchie monete in un cassetto dimenticato, o a casa dei nonni. Forse non tutti sanno che le monete in lire possono oggi avere un valore importante, che può in alcuni casi cambiare la vita di chi le possiede.

Le monete più vecchie

Delle monete in lire che può capitare di trovare in casa, o in una vecchia scatola, alcune erano già fuori corso quando si passò dalla lira all’euro, o comunque non circolavano da tempo; come ad esempio le monete da una lira, da cinque lire o da dieci lire. Si utilizzavano come moneta corrente solo prima degli anni ’80, poi divennero sempre più una rarità, anche se si verificarono, fino agli anni ’90, diverse situazioni in cui furono coniate monete da questi tagli. Si trattava solitamente di monete celebrative, stampate in lotti relativamente piccoli, che di fatto non sono quasi mai entrate in circolazione. Se tra le monete che si hanno in casa ve ne sono anche di taglio piccolissimo, quindi inferiore ai 20 centesimi, è potenzialmente possibile che alcune di queste abbiano un buon valore; a questa pagina è possibile trovare vari approfondimenti in merito all’argomento, così da comprendere precisamente quali siano le monete da 10 lire con maggiore valore.

Le monete successive

Per quanto riguarda le monete in lire successive, una buona quantità tra quelle più utilizzate avevano un valore nominale inferiore alle 100 lire. Le 20 lire andarono in disuso negli anni ’90, chi ne possiede di più vecchie, ad esempio degli anni ’50 e ’60 del novecento, può sperare di averne alcune con un valore superiore ai 50 euro. Lo stesso avviene per le 50 e le 100 lire, quelle che hanno un maggiore valore sono in genere le monete che sono state coniate in numeri minimi, o anche con intento celebrativo. Possiamo dire lo stesso per le 200 lire o per le 500 lire. Per non parlare poi delle monete da 500 lire d’argento, quelle comuni valgono dai 3 ai 5 euro a moneta; le più rare invece possono arrivare a valere fino a 15.000 euro.

Monete comuni e monete veramente rare

Perché una moneta possa essere venduta alla quotazione massima è importante che si tratti di un cosiddetto Fior di Conio. Si tratta di monete che non hanno mai circolato, che al momento del conio sono state insacchettate e protette, quindi completamente prive dei classici segni che si verificano quando le monete entrano in circolazione e sono utilizzate correntemente. Ci sono poi monete che hanno un valore interessante anche in una versione non fior di conio; si tratta in genere delle tirature bassissime, o anche di quelle celebrative, come abbiamo già detto. Nel caso delle monete da 500 lire in argento quelle che hanno un valore maggiore sono il risultato di un errore nel conio, quindi di una situazione fortuita e rara.