Procedere con la disdetta del canone Rai significa dover compilare accuratamente il modulo PDF adatto a motivare la propria richiesta. Esistono, infatti, differenti motivazioni alla base dell’esenzione, come il decesso dell’intestatario, la mancanza di un televisore nella propria abitazione o un cambio di residenza, a cui corrispondo campi differenti da selezionare nel modulo scaricabile online. La corretta compilazione sarà determinante per uno svolgimento rapido e il buon esito della procedura che porterà a non dover più pagare il canone nella bolletta elettrica. E’ già da un paio di anni che abbiamo preso confidenza con una nuova realtà, quella della presenza del canone Rai nella bolletta, da pagare in 10 rate annuali bimestralmente. In seguito a questa operazione, tutti gli utenti in possesso di un contratto elettrico sono stati chiamati a pagare un servizio che, in alcuni casi, può non essere utilizzato. Oggi analizzeremo proprio queste eventualità e scopriremo come avviare la disdetta del pagamento di un canone per cui spetta l’esonero.
Modulo PDF per richiedere la disdetta del Canone Rai nel 2024
La tecnologia, ancora una volta, ci aiuta ad avviare una procedura che svolta online richiede pochi minuti ed è facilmente eseguibile. Diversi portali, infatti, offrono la possibilità di scaricare, compilare ed inviare telematicamente il modulo di disdetta all’Agenzia delle Entrate, primo fra tutti il sito www.agenziaentrate.gov.it. La trasmissione del modello di dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento Rai deve partire necessariamente da parte dei titolari di utenza con fornitura di energia elettrica per uso residenziale oppure da un erede in caso di decesso dell’intestatario. Qualora non fosse possibile approfittare della trasmissione telematica, occorrerà presentare il modulo di disdetta utilizzando il servizio postale, spedendo l’autocertificazione tramite raccomandata all’indirizzo Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. Sportello Abbonamenti TV, Casella Postale 22, 10121, Torino. In questo caso, sarà necessario allegare al modello di dichiarazione sostitutiva la fotocopia di un documento d’identità in corso di validità. Altra soluzione è la richiesta di aiuto agli intermediari abilitati che provvederanno ad inviare una copia del modello all’Agenzia delle Entrate, a consegnare una copia della ricevuta al richiedente e a conservare l’originale della dichiarazione firmata dall’utente. Altra possibilità, è inviare il modello in PDF tramite PEC e con la firma digitale all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it.
L’autocertificazione alla base della richiesta di esenzione dal pagamento del canone Rai ha valore legale e qualora non corrispondesse al vero, il cittadino incorrerebbe in pesanti sanzioni penali dovute alle false dichiarazioni. A questo proposito è bene conoscere i motivi per cui è accettata la richiesta di disdetta del canone Rai. I casi per cui si può richiedere l’esenzione sono:
- canone per seconda casa,
- intestazione dell’utenza di fornitura elettrica ad altro familiare,
- immobile dato in affitto con utenza intestata al titolare della casa,
- età superiore ai 75 anni e con reddito inferiore a 6.713,00 euro annui (sommato a quello del coniuge) oppure a 8.000 euro se non convivente con un altra persona,
- decesso del titolare dell’abbonamento,
- assenza di apparecchi televisivi nell’immobile in cui risulta l’utenza di fornitura di energia elettrica.
Stiamo per approfondire gli ultimi due punti, decesso del titolare e mancanza di Tv, per poi esaminare un’altra situazione, un eventuale cambio di residenza.
Compilazione modulo PDF per disdetta Canone Rai in caso di decesso intestatario
L’Agenzia delle Entrate dà la possibilità di richiedere la disdetta del canone Rai qualora sopraggiunga il decesso dell’intestatario dell’utenza di fornitura di energia elettrica. Gli eredi dell’immobile e di conseguenza dell’utenza possono compilare il modulo che funge da autocertificazione dichiarando l’avvenuta morte del titolare se risultano in possesso di una propria utenza per cui già si paga il canone. Sarà il quadro B a dover essere compilato, inserendo data e luogo del decesso. Se la data dovesse risultare anteriore al 1° gennaio dell’anno in cui viene presentata la dichiarazione sostitutiva, l’erede può inserire convenzionalmente il 1° gennaio come data del decesso, per accelerare la procedura di disdetta. Il modulo potrà essere inviato nelle modalità precedentemente elencate, telematicamente o per posta. Scegliendo l’inoltro online della richiesta di disdetta, bisognerà registrarsi al sito Fiscoline per poi poter usufruire dei servizi dell’Agenzie delle Entrate tramite l’accesso all’area personale ed avviare la procedura. Gli eredi dell’intestatario deceduto non sono obbligati a procedere con la disdetta. Nel caso in cui uno degli eredi non possieda una propria utenza o un televisore, potrà chiedere la variazione dell’intestazione e la voltura fornendo le proprie generalità e il codice fiscale.
Può capitare che, trattandosi di un momento particolare, gli eredi non procedano immediatamente alla disdetta del canone Rai. Non appena sopraggiungerà la lucidità necessaria, potranno inoltrare la richiesta di rimborso per le mensilità pagate per le quali, invece, era prevista l’esenzione dal pagamento. Anche nel caso di rimborso, è prevista la compilazione di un modello specifico che consentirà agli eredi di ottenere la somma pagata in più direttamente sul conto corrente o presso una filiale dell’Agenzia delle Entrate.
Mancanza TV nell’immobile: come comportarsi per richiedere disdetta del Canone Rai
Un altro requisito fondamentale per inoltrare la richiesta di disdetta del pagamento del canone Rai è il non essere in possesso di un televisore. L’assenza dell’apparecchio significa non usufruire del servizio offerto dalla Rai e, di conseguenza, il titolare dell’utenza di fornitura dell’energia elettrica non ha l’obbligo di legge di pagare il canone. Deve, invece, comunicare all’ente predisposto il non possesso della Tv compilando il modulo di autocertificazione che costituisce la dichiarazione sostitutiva di non detenzione dell’apparecchio televisivo. Le parti da contrassegnare sul modulo in PDF, scaricabile online sia sul sito dell’Agenzia delle Entrate prima citato che su altri portali (come www.termometropolitico.it o www.moduli.it) si trovano nel quadro A e B, a seconda del numero di utenze in possesso del richiedente.
La prima dichiarazione sostitutiva di non detenzione serve per sottolineare che nelle abitazioni ad uso privato in cui risulta una utenza elettrica non sono presenti apparecchi televisivi oppure che era presente ma si è proceduto alla cessazione dell’abbonamento radio televisivo per suggellamento. La seconda dichiarazione sostitutiva, invece, deve essere compilata dai titolari di un’altra utenza di fornitura di energia elettrica per la quale già si risulta abbonati Rai e dunque per cui già paga il Canone un altro membro della famiglia anagrafica.
All’interno del modulo in PDF si troveranno alcune fondamentali precisazioni. La famiglia anagrafica a cui abbiamo appena accennato, per esempio, include un insieme di persone che risultano legate da vincoli di matrimonio, affinità, parentela, adozione, vincoli affettivi o di tutela che coabitano e hanno dimora nello stesso comune. Per apparecchio televisivo, invece, si intende un apparecchio che serve per ricevere radioaudizioni o che può essere programmato per farlo.
Ricordiamo come sia conveniente inviare la domanda di disdetta non appena non si sia più in possesso di un televisore, preferibilmente nel mese di gennaio (mensilità in cui scatta il pagamento delle rate in bolletta) per non dover procedere, poi, alla richiesta di rimborso.
Disdetta canone Rai e cambio di residenza: come funziona?
Un accenno a parte va fatto per spiegare la procedura del pagamento del canone Rai qualora si cambiasse residenza. Non è necessario inoltrare la disdetta del canone se si ha intenzione di possedere un televisore nel nuovo immobile. Basterà fare la voltura del contratto luce e attivare una nuova fornitura elettrica. In questo modo l’utente diventa titolare di una nuova bolletta in cui verrà addebitato il costo mensile del canone Rai a partire dal mese di attivazione della nuova fornitura. Non si necessita, dunque, di alcuna compilazione di moduli in PDF.
Cambiando il punto di osservazione e passando ad analizzare la procedura di chi cede il contratto di fornitura elettrica, le cose cambiano. Se ad un cambio di residenza con cessione del contratto in voltura al nuovo inquilino non segue l’attivazione di un nuovo contratto di energia elettrica entro la fine dell’anno, il cittadino dovrà procedere al pagamento del canone tramite modello F24. La somma residuale delle rate del canone, dunque, dovrà essere pagata autonomamente dal contribuente dato che non verrà inserita nella fattura di conguaglio che chiude il contratto.
La disdetta del canone dovrà, invece, essere effettuata se il cambio di residenza prevede un trasferimento all’estero e non si è più intestatari di un immobile in Italia dotato di televisore. Il modello da compilare si trova facilmente online, si deve spedire tramite raccomandata inserendo come oggetto “Canone Rai – Comunicazione variazione di residenza” e all’indirizzo della Agenzia delle Entrate citato inizialmente nel nostro articolo. Spedito insieme alla copia del documento d’identità, il modulo permetterà di non dover più pagare un servizio di cui non si usufruirà più.
Vi abbiamo fornito le informazioni generali sulle procedure di disdetta del canone Rai diversificando le motivazioni a monte della necessità di richiedere l’esenzione. Ricordate che dichiarando il falso si incorrerebbe in sanzioni penali, perciò valutate attentamente di avere tutti i requisiti richiesti prima di avanzare la domanda di disdetta del pagamento rateale del canone in bolletta.