Differenza tra mutuo e prestito: quale conviene caso per caso, prima casa e ristrutturazione

Conoscere la differenza tra mutuo e prestito permetterà di capire quale delle due opzioni è la migliore per soddisfare il proprio progetto di acquisto della prima casa o di ristrutturazione di un immobile. Valuteremo quale conviene caso per caso, identificando le caratteristiche che condizioneranno la scelta che l’utente dovrà compiere.

Sia nel caso di mutuo che del prestito parliamo di finanziamenti dalla differente durata, che prevedono il rimborso attraverso il pagamento di rate mensili soggette a tassi di interesse e che permettono di realizzare un progetto senza avere l’iniziale liquidità necessaria. Le soluzioni proposte da banche e finanziarie cercano di accontentare le esigenze di tanti clienti, garantendo flessibilità, convenienza e possibilità di personalizzazione del piano di ammortamento. Ma quali sono le differenze tra prestito e mutuo che incideranno sulla decisione del prodotto da richiedere?

Differenza tra mutuo e prestito, quale conviene per l’acquisto della prima casa?

Il mutuo è una forma di finanziamento di lunga durata, fino a 30 anni e in rari casi anche fino a 40 anni, che coinvolge due parti, il mutuatario e il mutuante. Il contratto stipulato obbliga il primo a rimborsare mensilmente il debito con rate e interessi che sono soggetti a specifiche agevolazioni fiscali. Il mutuo è finalizzato ad un particolare acquisto che deve essere prestabilito prima di domandare l’erogazione del denaro ed è soggetto a determinate garanzie e requisiti che il mutuatario dovrà mostrare per poter ottenere l’importo desiderato.

Il prestito, invece, può essere sia finalizzato che non finalizzato, la durata è al massimo di 120 mesi e la somma da richiedere è più bassa rispetto ad un mutuo. Di conseguenza, le garanzie richieste sono inferiori e i controlli sono meno rigidi rispetto all’altra tipologia di finanziamento. Questa differenza ha un riscontro sulla documentazione prevista inoltrando la richiesta di un prestito e di un mutuo. Nel primo caso, i documenti sono pochi (carta di identità, codice fiscale e documento che accerti il reddito) mentre nel secondo caso la trafila per lo svolgimento della pratica è più lunga e i documenti richiesti sono più numerosi.

Dalle differenze presentate, si deduce che la tipologia di finanziamento che conviene per l’acquisto della prima casa è il mutuo. Questo perché si possono richiedere importi maggiori e ammortizzare il rimborso scegliendo una durata più lunga nel tempo. Di contro, avanzare la richiesta di mutuo comporterà tempistiche più lunghe rispetto ad un prestito dato che i controlli, come detto, saranno più lunghi e completi. Il cliente dovrà presentare l’immobile da acquistare, offrire garanzie reali e certe ed attendere che l’istituto di credito attesti l’affidabilità del richiedente.

Per comprare un primo immobile, la scelta di un prestito potrebbe essere opportuna solamente qualora si abbia già a disposizione una ingente somma che vada ad aggiungersi alla cifra da richiedere con il finanziamento. L’importo massimo ottenibile con un prestito è, infatti, 60 mila euro (con Findomestic), cifra che nella maggior parte dei casi non sarà sufficiente a coprire da sola l’acquisto della prima casa. Il discorso cambia qualora si volesse procedere alla ristrutturazione di un immobile.

Cosa scegliere tra prestito e mutuo in caso di ristrutturazione della prima casa?

La scelta tra mutuo e prestito dipende principalmente dalla somma di cui si necessita. Questo perché la differenza tra gli importi massimi richiedibili funge da prima scrematura per il richiedente. Il bisogno di somme ingenti comporta l’esigenza di richiesta di mutuo mentre per somme inferiori, la decisione migliore sembrerebbe puntare sul prestito. Un prestito ha un’erogazione più veloce rispetto al mutuo, in alcuni casi entro le 48 ore dall’accettazione della domanda, e una minore documentazione da presentare. Inoltre, molte finanziarie consentono di avviare la pratica online e alcune di completare l’intera procedura telematicamente, dall’inoltro della domanda alla firma del contratto, grazie alla firma digitale.

Una importante considerazione, però, riguarda i tassi di interesse. Tan e Taeg sono fondamentali nella composizione della rata mensile da pagare e risultano molto diversi in caso di prestito e mutuo per la ristrutturazione della prima casa. Un prestito presenterà in media un Taeg che oscilla tra il 5% e il 7% mentre un mutuo prevede la possibilità di scegliere tra un tasso variabile al di sotto dell’1% e un tasso fisso che oscilla tra l’1% e il 2%. Una differenza importante, dunque, che deve essere rapportata ai diversi costi aggiuntivi. Il prestito prevede le spese di istruttoria, di gestione della rata e di incasso. Il mutuo ha una lista più lunga, a cui aggiungere l’intervento del perito (circa 200/300 euro), il costo del notaio, necessario per redigere l’atto di finalizzazione del mutuo e l’assicurazione scoppio e incendio, obbligatoria nel momento in cui si richiede un mutuo per la ristrutturazione della prima casa.

In conclusione, gli elementi che compongono il mutuo e il prestito e che devono essere considerati nella scelta personale che l’utente dovrà compiere se ha l’esigenza di acquistare casa o ristrutturarla si possono restringere all’entità della somma necessaria, alla durata e alle differenti tempistiche.