Contratto Badante: lavoro da convivente, non convivente o part time, fac simile e sanzioni

Assumere un/a badante prevede la sottoscrizione di un contratto regolare e costi non indifferenti. I termini di questi contratti variano a seconda che si tratti di un lavoro da convivente, da non convivente oppure part time. Siamo pronti per esplorare i dettagli che diversificano le varie situazione per poi segnalare dove è possibile trovare un fac simile e quali sono le sanzioni a cui si va incontro in caso di mancata messa in regola.

I compiti da assegnare ad un badante sono differenti e legati alle necessità dell’assistito. Alcune persone necessitano di assistenza solo di giorno, altre anche la notte e spesso capita di dover assumere più badanti per coprire le 24 ore. Le mansioni, poi, possono includere o meno la preparazione di pasti, le faccende domestiche, il controllo dell’assunzione delle medicine da parte del malato o l’accompagnamento in luoghi predisposti per la fisioterapia o visite di routine. In base alle necessità, dunque, si stabilisce il tipo di contratto da sottoscrivere, secondo il regime di convivenza o meno. Un altro dettaglio di cui si tiene conto è la formazione del badante in ambito assistenziale e, di conseguenza, la professionalità offerta. Seguendo queste linee generali, scopriamo quali sono i contratti possibili per assumere un/a badante.

Contratto da lavoro da convivente, non convivente o part time per badanti

Per inquadrare il lavoro di badante iniziamo delineando le tipologie di contratto che prevedono la convivenza del lavoratore con il datore di lavoro. Un primo contratto prevede la presenza di persone autosufficienti e una formazione di livello BS per un orario di lavoro di 30 ore settimanali (part time) ed una paga mensile fissa da 1 a 30 ore che non si può riproporzionare. Generalmente le ore di lavoro vengono ripartite dal lunedì al sabato in 5 ore giornaliere. In caso di accordi che prevedono meno ore di lavoro lo stipendio dovrà rimanere lo stesso ma i contributi saranno inferiori in quanto vengono calcolati in base al numero effettivo di attività lavorativa svolta. Da contratto, poi, è previsto un giorno di riposo obbligatorio, la domenica.

Se le ore settimanali di lavoro arrivano fino a 54, il contratto da stipulare prevede 10 ore di lavoro dal lunedì al venerdì e 4 ore il sabato. I giorni di riposo, in questo caso, saranno uno e mezzo (domenica più un’altra giornata) e due ore giornaliere libere durante gli altri giorni. Questo tipo di ripartizione delle ore lavorative e dei giorni di lavoro è previsto nel contratto anche in caso di lavoro da convivente con assistito non autosufficiente e badante di livello CS o in possesso di una formazione professionale di livello DS.

I contratti per i badanti che non convivono con il datore di lavoro e che presentano un livello formativo BS, CS o DS, prevedono un monte orario di massimo 40 ore settimanali non superando le 8 ore giornaliere e la domenica libera da attività lavorative.

Fac simile del contratto per badante e sanzioni in caso di mancato rispetto della Legge

Il contratto lavorativo deve essere sottoscritto in caso di assunzione di un badante al fine di tutelare entrambe le parti in caso di conflitti e vertenze. All’interno del contratto, infatti, devono esplicitamente venire dichiarati i termini e le condizioni del rapporto lavorativo evitando inutili discussioni future. Ogni contratto deve, poi, sottostare a requisiti minimi stabiliti dalla Legge e dal Contratto Collettivo Nazionale del lavoro domestico. Per capire cosa si andrà a firmare, è possibile ricercare online un fac simile del contratto di proprio interesse (per lavoro part-time o convivente) da scaricare e compilare personalizzandolo. Il formato con cui verrà scaricato è word, facilmente modificabile inserendo la data di inizio della collaborazione, i dati personali del committente e del lavorante, gli orari di lavoro e i turni di riposo e la retribuzione prevista.

Nel caso in cui si omettesse la stipula del contratto e si pagasse il badante in nero si andrebbe incontro a pesanti sanzioni. Se le autorizzazioni non venissero richieste dalla cooperativa di colf e badanti la sanzione sarà pari a 50 euro al giorno per ogni lavoro occupato e la famiglia inconsapevole dell’assistito non riceverà alcuna multa. Se, invece, è la famiglia ad assumere in nero una badante la sanzione varierà in base ai giorni di lavoro svolti senza regolare contratto. Entro i 30 giorni l’importo da pagare sarà compreso tra 1.500,00 euro e 9 mila euro. Arrivando a due mesi di irregolarità, la sanzione potrebbe arrivare fino a 18 mila euro mentre dai 60 giorni si va da un minimo di 6 mila euro ad un massimo di 36 mila euro. Ricordiamo, infine, che ci sarà un aumento del 20% della sanzione qualora la badante o il badante straniero non risultasse in regola con il permesso di soggiorno.