Come compilare un assegno bancario

Quando si finalizza una transazione, si può pagare in denaro, con un bonifico e anche con un assegno bancario, un strumento che consente di sostituire il contante utilizzando l’operatività della banca dove si è aperto un conto corrente. Vediamo come funziona nei dettagli questo sistema, come si compila un assegno e come fare per richiederne un carnet.

Assegni bancari, cosa sono e perché usarli

Quando si apre un conto corrente presso un istituto di credito, è possibile richiedere un libretto degli assegni, con il quale si potranno trasferire delle somme di denaro dal proprio conto verso un beneficiario. Di norma, la banca chiede all’intestatario del conto di compilare un apposito documento, che servirà a verificare l’autenticità della firma apposta sugli assegni. Questi sono stampati secondo dei criteri standardizzati, che prevedono la dicitura “assegno bancario” seguita dal nome della banca di appartenenza. Un libretto, altresì chiamato “carnet”, può contenere 10 o 20 assegni, facilmente compilabili e staccabili dal blocco, per essere consegnati agevolmente al beneficiario, che potrà incassarli “a vista” presentandoli semplicemente presso gli sportelli dell’istituto emittente.

Al possessore del carnet rimarrà un talloncino con la “madre”, ossia la parte dell’assegno che ne  contiene numero, e sul quale si può annotare il nome del beneficiario, la data e l’importo. La riscossione potrà avvenire entro determinate scadenze: entro 8 giorni per quelli emessi “su piazza”, ossia nel medesimo Comune dove dovrà essere effettuato il pagamento; entro 15 giorni se “fuori piazza” (fuori dal Comune); entro 20 giorni se fuori dal territorio nazionale; e non oltre 60 giorni se la liquidazione avverrà in un altro continente.

Il beneficiario ha tutto l’interesse ad adempiere alla riscossione entro i termini sopra indicati, in quanto un suo ritardo potrà precludere il pagamento dell’assegno. Ovviamente l’intestatario dovrà disporre nel proprio conto corrente di un capitale sufficiente a garantire il saldo; in caso contrario, si parla di “assegno scoperto”, un’evenienza che può avere delle conseguenze legali, può comportare l’interdizione dall’uso del libretto per un determinato periodo di tempo o che può essere sanzionata con una successiva mora pari al 10% dell’importo trasferito.

Guida alla compilazione di un assegno bancario

La validità di un assegno dipende dalla correttezza della sua compilazione. Nella parte superiore, si dovrà inserire il nome del Comune nel quale lo si emette (informazione utile per definirne la scadenza, come spiegato prima), seguito dalla data (giorno, mese e anno), ricordando che un a datazione successiva a quella effettiva dà luogo al cosiddetto “assegno post-datato”, una modalità non consentita dalla legge.

Relativamente all’importo, questo va inserito due volte: la prima in cifre (con i decimali separati da una virgola) e la seconda in lettere, nella parte centrale dell’assegno, con quest’ultima informazione che sarà prevalente in caso di discordanza e che dovrà includere due decimali in cifre separati dalla somma in lettere da una barra diagonale (ad esempio: Trentanove/00). Nella riga sottostante all’importo, si dovrà inserire il nome del beneficiario, che può essere una persona fisica o un’azienda. La dicitura “non trasferibile” presente nell’assegno sta ad indicare che questo potrà essere riscosso solamente dai beneficiari indicati, a meno che non se ne utilizzi un altro tipo dotato di trasferibilità, che sarà fornito dalla banca dietro il pagamento di un’imposta di bollo e che non potrà superare la somma di 1000 euro. Infine, l’assegno sarà convalidato dalla firma dell’intestatario.

Come richiedere un carnet di assegni

Al pari delle carte di credito e delle carte bancomat, anche il libretto degli assegni va conservato con cura, ed il suo eventuale smarrimento va comunicato tempestivamente alla banca, che provvederà ad ordinarne l’interruzione delle attività.  In caso di furto, si dovranno informare anche polizia o carabinieri, in quanto l’intestatario potrà essere considerato responsabile dell’uso fraudolento del carnet.  Non tutte le banche consegnano automaticamente il carnet a chi apre un conto corrente: a volte è necessario farne esplicita richiesta, pagare un canone, versare dei depositi che superino una certa quota o accreditare lo stipendio mensile, tuttavia esistono anche istituti che offrono un libretto gratuitamente senza condizioni restrittive, associato inoltre a conti a costo zero. Questa soluzione si sta diffondendo specialmente tra i conti online, per cui si consiglia di consultare i siti ufficiali delle banche per individuare le offerte migliori.