Stipendio medio di un notaio: quanto guadagna?

Nel settore delle professioni giuridiche, la professione del notaio, insieme a quella del giudice, è tra le più retribuite. Ma quanto guadagnano in media i notai italiani? Scopriamolo di seguito.

Qual è lo stipendio minimo di un notaio in Italia?

Prima di vedere nel dettaglio quanto guadagna un notaio è opportuno considerare il tipo di lavoro svolto dal professionista. Il notaio infatti non è solamente colui che appone una firma su un documento per conferire valore legale all’atto, ma è anche un profondo conoscitore della materia giuridica che mette in pratica in circostanze molto differenti tra loro: vendite immobiliari, successioni testamentarie, ecc.

Oltre ai servizi che un notaio offre poi, lo stipendio è anche equiparato agli anni di esperienza e alla categoria professionale nella quale il notaio è inquadrato. Inoltre, ulteriori fattori come la sede in cui lavora (un notaio di città ha un onorario nettamente superiore a un notaio che opera in periferia o in una cittadina di campagna) e la quantità di clienti (più clienti si affidano al professionista, maggiore è la capacità e la bravura del notaio) possono incidere sulla parcella da corrispondere al professionista.

La somma di questi fattori può contribuire a variare sensibilmente lo stipendio tra un notaio e l’altro.

Tuttavia, se è vero che lo stipendio di un notaio varia a causa di molteplici fattori, è pur vero che lo stipendio medio rimane comunque molto elevato. Basti pensare che la soglia minima di uno stipendio per un un notaio che ha appena cominciato la professione, quindi con meno di 5 anni di esperienza, si aggira intorno ai 60/70.000 euro lordi annui

Stipendio di un notaio statale

La prima cosa da specificare quando si parla dell’attività di un notaio, oltre allo stipendio, è la natura della sua attività professionale.

Infatti, nel nostro ordinamento giuridico, il notaio è al tempo stesso sia pubblico ufficiale e cioè un ufficiale che opera per conto dello Stato, sia un libero professionista in quanto la sua attività è connotata da elementi di carattere privatistico. Pertanto non è possibile, nel caso dell’attività notarile, distinguere l’attività pubblica da quella svolta in regime privato perché sono due componenti che rientrano entrambe nell’attività notarile. Pertanto, la definizione del notaio statale “puro” non esiste, in quanto tutti svolgono la propria attività per conto dello Stato. Di conseguenza, non esiste da questo punto di vista una differenza dal punto di vista della retribuzione media. Pertanto, in quanto pubblico ufficiale, la retribuzione media di un notaio va da un minimo di 60/70.000 euro, come abbiamo visto fino a 300/350.000 euro lordi annui. Naturalmente sono le cifre medie di uno stipendio annuale di un notaio, ma come abbiamo visto talvolta, specialmente la soglia massima, può anche arrivare a 600.000 euro anni, sempre lordi, soprattutto nel caso di notai affermati con una carriera almeno ventennale. 

Assistente notaio e praticante notaio: quanto guadagnano al mese?

Prima di diventare notaio a tutti gli effetti, si deve seguire un iter ben preciso. Vediamo quale.

La carriera notarile inizia frequentando il corso obbligatorio di formazione iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza. Una volta ottenuta la laurea e in parallelo alla frequenza dell’ultimo semestre accademico, l’aspirante notaio è tenuto a frequentare un tirocinio della durata di 18 mesi, da eseguirsi presso uno studio notarile. l’andamento e gli obiettivi del tirocinio vengono comprovati mediante relazione bimestrale eseguita dal notaio titolare dello studio o dal socio notaio incaricato. Durante questa fase, l’aspirante notaio svolge quindi la professione in regime di praticantato. Tale condizione non prevede retribuzione, in quanto il praticante dovrà apprendere i rudimenti della professione seguendo passo per passo le pratiche dello studio notarile.

Al termine del praticantato, occorre poi sostenere un concorso pubblico, che si svolge ogni anno a Roma e il cui superamento dà diritto al conseguimento dell’abilitazione per l’esercizio dell’attività professionale. Tuttavia, prima di diventare titolare a tutti gli effetti di uno studio notarile è prassi piuttosto comune quella di iniziare a svolgere l’attività come assistente notarile. L’assistente notarile è un notaio che ha appena conseguito l’abilitazione richiesta e che inizia a muovere i primi passi nella professione, affiancando un notaio di lungo corso.

Quindi, si tratta a tutti gli effetti di un professionista che svolge regolarmente la sua attività e al quale spetta una congrua retribuzione. Tuttavia essendo uno specialista che svolge la professione da pochissimo tempo, il suo stipendio si aggira in media intorno a 1.550/1.800 euro nette al mese. Naturalmente si tratta di cifre che possono subire variazioni di diversa natura, dipese da fattori come, l’area di competenza e la sede ove lo studio notarile si trova.

Quanto guadagna un notaio al mese e all’anno: lo stipendio medio

Alla luce di quanto appena detto e delle dovute specifiche fatte tra i livelli in cui un notaio può esercitare, è facile comprendere a quanto possa ammontare lo stipendio medio mensile e annuo di un notaio.

Stiamo parlando, come si è visto, di una delle professioni più retribuite in Italia, alla quale tuttavia è pur vero che consegue una serie di responsabilità delicate e piuttosto complesse, che richiedono una formazione solida e una preparazione approfondita.

Secondo le ultime stime, il guadagno medio in Italia oscilla tra i 60.000 euro e i 300.000 euro annui. Naturalmente si tratta di cifre lorde a cui devono essere sottratte le ritenute e le varie tasse statali. Stando a queste stime è possibile quindi comprendere che lo stipendio mensile medio di un notaio si aggira intorno ai 5.000 euro mensili fino a raggiungere i 25/30.000 euro mensili. Anche in questo caso si tratta di cifre lorde, per ottenere la cifra al netto occorrerà togliere quel 15/20%  di trattenute consuete.