Lettera di licenziamento senza preavviso da parte del datore di lavoro: regole e conseguenze

Ricevere o scrivere una lettera di licenziamento è un evento poco piacevole, alle volte inevitabile, che ha conseguenze di rilievo sul lavoratore.

Trattare l’argomento del licenziamento non è semplice come può sembrare perché occorre distinguere i vari casi per poter conoscere le leggi che disciplinano l’interruzione dell’occupazione e capire se il licenziamento messo in atto è legittimo o meno. Rientriamo nell’area del Diritto del lavoro, sezione complessa e ricca di cavilli che un buon avvocato dovrà necessariamente sapere per poterli utilizzare in una eventuale causa a difesa del datore di lavoro o del lavoratore. In generale, la Legge per tutelare il dipendente prevede che il licenziamento avvenga per una giusta causa o in quanto sorretto da motivazioni oggettive e soggettive. All’interno di questa generica definizione si nascondono una serie di casi differenti gli uni dagli altri e che portano a risoluzioni diverse. Oltre all’accertamento della legittimità o meno del licenziamento, un’altra questione di primaria importanza è legata alla lettera di licenziamento. E’ obbligatorio scriverla? Esistono dei tempi prestabiliti che intercorrono dall’invio della lettera e l’allontanamento dal luogo di lavoro? Anche in questo caso le considerazioni di fare sono numerose ma noi ci soffermeremo sulle regole e sulle conseguenze che disciplinano una lettera di licenziamento senza preavviso da parte del datore di lavoro.

Regole che disciplinano una lettera di licenziamento senza preavviso

La varietà di situazioni che il Diritto del Lavoro studia e disciplina si rispecchia anche nel momento in cui si parla di lettera di licenziamento senza preavviso. Occorre distinguere due casi in particolare, quello in cui la lettera è scritta dal lavoratore e quello in cui è il datore di lavoro a richiedere il licenziamento immediato. Può capitare di voler dare una svolta alla propria vita o di venire contattati per una occupazione più gratificante e interessante. Il dipendente interessato al cambio di direzione dovrà dare le proprie dimissioni e abbandonare il luogo di lavoro da un giorno all’altro. Il caso in questione equivale ad una lettera di licenziamento senza preavviso e comporterà il pagamento di una penale per l’interruzione anticipata del contratto di lavoro.

Passiamo ora a considerare il secondo caso, quello che approfondiremo oggi, in cui è il datore di lavoro a far recapitare una lettera di licenziamento al lavoratore senza preavviso. I contratti collettivi nazionali di categoria stabiliscono per ogni livello di inquadramento un periodo di preavviso che sia i datori di lavoro che i dipendenti dovranno rispettare prima di concludere il contratto lavorativo. Prevedono, però, casi in cui è possibile per il datore di lavoro non dare il preavviso e procedere con il licenziamento immediato. Parliamo principalmente dell’eventualità in cui il dipendente venga licenziato per giusta causa oppure durante o alla fine di un periodo di prova.

La Legge stabilisce che la giusta causa riguarda il venir meno dei presupposti che reggono un rapporto di lavoro e dunque la mancanza di fiducia, una grave insubordinazione, il furto all’interno dell’azienda, condanne penali del dipendente che ledono l’immagine dell’azienda, violenze fisiche o aggressioni verbali, abbandono ingiustificato del luogo di lavoro, falsa malattia o assenze ingiustificate e atti come la falsificazione del badge. Nei casi citati il licenziamento è immediato e non necessita di preavviso. Il lavoratore dovrà allontanarsi subito dal posto di lavoro e non riceverà l’indennità sostitutiva del preavviso.

In caso di condotta non grave o di altri casi, invece, saranno differenti le procedure che dovranno essere seguite e si baseranno sulle motivazioni del datore di lavoro. Se i motivi sono oggettivi e si riferiscono all’attività produttiva dell’azienda, all’organizzazione del lavoro o al regolare funzionamento della stessa (per esempio la chiusura di un reparto, la cessazione di una attività o il ridimensionamento dell’attività imprenditoriale) si può licenziare legittimamente così come in caso di motivazioni soggettive legate ai comportamenti del dipendente. Parliamo comunque di comportamenti di lieve gravità che non possono giustificare il licenziamento senza preavviso ma che possono dar vita a procedimenti disciplinari. Qualora i comportamenti irresponsabili si ripetessero nel tempo il datore di lavoro può arrivare al licenziamento ma dovrà essere accompagnato da un congruo preavviso. Durante il periodo di preavviso il dipendente continuerà a lavorare e percepirà lo stipendio.

Secondo le regole del Diritto del Lavoro, il datore può licenziare senza preavviso un proprio dipendente anche durante o alla fine di un periodo di prova. La Legge, infatti, sancisce che entrambi le parti sono libere di interrompere il rapporto lavorativo senza dover fornire alcuna spiegazione, senza dare il preavviso e senza pagare l’indennità sostitutiva del preavviso. Esiste però un’eccezione e riguarda la presenza all’interno del contratto di prova di una clausola che sancisce una durata minima dell’esperienza lavorativa. In questo caso la lettera di licenziamento senza preavviso potrà essere inoltrata solo successivamente alla scadenza del termine. E’ bene sapere che la stesura della lettera non è obbligatoria e che nel periodo di prova la comunicazione di recesso del contratto può avvenire anche per via orale.

Per completezza, poi, occorre conoscere altre regole riguardanti il periodo di prova e nello specifico l’irregolarità del licenziamento. Questa avviene nel momento in cui la prova non risulta essere stata in concreto consentita (per esempio se viene chiesto di svolgere mansioni differenti da quelle previste nel contratto), non c’era una reale necessità di “provare” il lavoratore dato che quest’ultimo aveva già svolto mansioni analoghe presso la stessa azienda, il patto di prova è stato firmato successivamente rispetto all’inizio del rapporto di lavoro e, infine, se il licenziamento avviene per discriminazione o per invalidità del lavoratore. Nei casi elencati, dunque, la lettera di licenziamento senza preavviso non è prevista e il dipendente potrebbe opporsi all’allontanamento dal lavoro e impugnare la lettera qualora la ricevesse.

I casi in cui il datore di lavoro potrà inoltrare una lettera di licenziamento immediato, senza preavviso, legittimamente e senza dover pagare alcuna indennità al lavoratore sono specifici e le motivazioni dovranno essere, naturalmente, verificate. Quali sarebbero le conseguenze nel momento in cui il datore di lavoro decidesse di licenziare senza preavviso pur non essendoci i presupposti per farlo?

Conseguenze della lettera di licenziamento senza preavviso da parte del datore di lavoro

Pur conoscendo i casi di legittimità e di attuazione del licenziamento immediato è possibile che un datore di lavoro sia talmente insoddisfatto di un proprio dipendente da decidere di procedere con la stesura di una lettera di licenziamento senza preavviso pur non rilevando condotte estremamente gravi tali da essere inserite tra le giuste cause dell’allontanamento dal luogo di lavoro. Bisogna considerare l’idea, per esempio, che dando un preavviso di licenziamento il lavoratore cominci a non impegnarsi nell’attività svolta quotidianamente, ad assumere atteggiamenti indisponenti nei confronti degli altri lavoratori creando un clima di conflitto poco favorevole alla crescita e all’equilibrio aziendale oppure potrebbe copiare la documentazione o alterare fascicoli per dispetto o per interessi personali. In questi casi, il datore di lavoro potrebbe decidere che le conseguenze di una lettera di licenziamento senza preavviso non legittima sarebbero meno influenti rispetto alle ripercussioni che ci sarebbero a causa dei comportamenti del dipendente. Di quali conseguenze parliamo?

Il datore di lavoro, in caso di licenziamento immediato, è obbligato a pagare al lavoratore l’indennità sostitutiva del preavviso qualora non risulti esserci giusta causa. In altre parole, il preavviso mancante viene monetizzato e la cifra che si dovrà versare varierà in base ai tempi stessi del preavviso. Poniamo l’esempio del licenziamento di un lavoratore con lettera presentata nel mese di marzo e durata di preavviso di cinque mesi in base alla categoria di appartenenza del dipendente secondo le linee guida del Contratto collettivo nazionale. Facendo scattare il licenziamento nel mese di marzo – quindi con effetto immediato e senza preavviso – invece di attendere il mese di agosto per allontanare il lavoratore, il datore di lavoro dovrà versare un’indennità con riferimento alle cinque mensilità di retribuzione del dipendente. Il calcolo esatto dell’indennità sostitutiva del preavviso considera la retribuzione globale percepita dal lavoratore ed include gli eventuali bonus ottenuti nei tre anni lavorativi precedenti.

Dopo aver conosciuto le conseguenze di una lettera di licenziamento senza preavviso, concludiamo l’articolo accennando al procedimento che il datore di lavoro dovrà seguire prima di procedere con l’allontanamento del dipendente. La procedura che indicheremo deve obbligatoriamente essere seguita anche qualora ci fossero i presupposti di giusta causa per il licenziamento. Secondo la Legge, il datore di lavoro dovrà consegnare al lavoratore una lettera di contestazione disciplinare nella quale verrà indicata la grave infrazione disciplinare compiuta verso l’azienda. A questo punto occorrerà dare al dipendente cinque giorni di tempo (o una durata superiore ove previsto dal Contratto collettivo nazionale di appartenenza) per far recapitare le giustificazioni scritte del proprio inopportuno comportamento oppure per avanzare la richiesta di un colloquio orale in cui dare le motivazioni del gesto. Infine, dopo aver valutato le giustificazioni, il datore di lavoro dovrà decidere se procedere con la consegna della lettera di licenziamento senza preavviso o se ritornare sui propri passi e concedere una seconda opportunità. Andando avanti con l’allontanamento, le motivazioni del licenziamento dovranno essere indicate espressamente nella lettera.

Il fac simile della lettera di licenziamento senza preavviso è facilmente reperibile online e potrà essere utilizzato per una corretta stesura delle righe scritte che sanciranno la fine di un rapporto lavorativo.