Valore 1000 Lire Moneta: prezzo delle monete 1997, 1998 e moneta sbagliata

Era il 1997 quando la moneta delle 1000 Lire si affacciò sul panorama italiano per poi scomparire pochi anni dopo, nel 2001 con l’introduzione dell’euro.

Gli anni in questione non sono stati gli unici a vedere circolare le mille lire in moneta. Nel lontano 1970, infatti, la moneta fu coniata in onore del centenario di Roma Capitale d’Italia e rappresentava su un lato la Concordia e sull’altro il progetto per la pavimentazione antistante al Campidoglio di Michelangelo. Le mille lire del 1997, invece, si sono presentate come monete bimetalliche con inciso su una faccia la Concordia e sull’altra la cartina dell’Europa. Con la prima coniatura si assistette ad un clamoroso errore della Zecca dello Stato che sbagliò il disegno dei confini di alcuni stati europei. L’errore venne risolto in 48 ore ma quando ormai la diffusione delle monete sbagliate era avvenuta. Si potrebbe pensare che chiunque sia in possesso di queste 1000 lire errate abbia un tesoro tra le mani, ma è veramente così? Quanto valgono oggi le monete sbagliate e, soprattutto qual è il valore attuale delle monete del 1997 e del 1998 che per un breve periodo hanno affiancato le mille lire di carta fino all’introduzione dell’euro?

Prezzo di oggi delle monete da 1000 lire del 1997 e 1998

La moneta da 1000 lire del 1997 si presenta con il frontale caratterizzato da un volto femminile con una bandana sulla testa rivolto verso sinistra e circondato dalla scritta “Repubblica Italiana” avvolta in bordi di godronatura (o zigrinatura) discontinua. Sulla parte posteriore della moneta, invece, troviamo raffigurata l’Europa Occidentale attraverso una cartina contornata da un circolo in cui è indicato il valore della moneta, mille lire, nella forma L.1000. Stiamo descrivendo la moneta corretta dopo che la Zecca riprodusse erroneamente i confini di alcuni paesi europei, come approfondiremo nel paragrafo successivo. Le monete del 1997 e del 1998 che andarono ad affiancare per un breve periodo le mille lire di carta, amate ancora oggi da chi è nato prima dell’anno 2000, erano composte da cupronichel e bronzital (un anello di rame e nichel e un altro anello di alluminio e bronzo) e avevano un peso di circa 3 grammi. Il loro valore attuale dipende molto dallo stato di conservazione e dall’assenza di circolazione.

Le monete delle 1000 lire del 1997 e dell’anno successivo, infatti, possiedono un valore maggiore se risultano essere Fior di Conio oppure Fondo Specchio. Parliamo di monete che sono state coniate ma che non sono mai state messe in circolazione ed acquistate per fine di collezionismo. Il termine Fior di Conio indica il grado più elevato di conservazione e definisce, dunque, le monete che non mostrano alcun segno di circolazione e che conservano l’originaria lucentezza. I segni da contatto con altre monete in fase di coniazione e di imballaggio non incideranno sul valore mentre rappresenterà un valore aggiunto la conservazione nella custodia originale della Zecca dello Stato. Il termine Fondo Specchio, invece, non indica un vero e proprio stato di conservazione ma una tecnica particolare di lavorazione che rende la moneta dotata di fondi speculari attraverso la lappatura dei tondelli nella fase precedente alla coniazione. L’obiettivo è di ottenere un contrasto ottimale tra lucentezza del fondo della moneta stessa del 1997 e l’opacità del rilievo. Non toccandole con le dita si manterrà elevato il valore delle monete che supererà il prezzo di una moneta da 1000 lire che è stata in circolazione.

Il valore delle monete da mille lire del 1997 e del 1998 arriva oggi a circa 25,00 euro mentre le monete dall’elevata tiratura e circolazione presentano un prezzo di circa 3,00 euro. La moneta in questione, infatti, pur essendo stata in circolazione pochissimi anni ha visto coniare tantissimi pezzi, più di 100 mila per l’esattezza, e questa elevata produzione incide in modo negativo sul valore della moneta. Sarà, quindi, di 3,00 euro il prezzo a cui potrete vendere la moneta da 1000 lire del 1997 o del 1998 in vostro possesso ma esistono delle eccezioni derivanti da particolari errori di conio. Un giro veloce su internet, infatti, lascia intravedere la possibilità che il valore di una moneta da 1000 lire possa rivelarsi alquanto elevato. In alcuni siti specifici si leggono cifre molto alte legate alla vendite delle monete da mille lire degli anni in questione, da cosa dipende? Su eBay un venditore propone, ad esempio, la vendita di una moneta che definisce come unica dato che non presenta nella parte posteriore l’incisione Repubblica e ha solamente due stelle invece di sei al prezzo di 25 mila euro. Se l’errore di conio risultasse essere originale il costo indicato risulterebbe accettabile ma è indubbio che prima di procedere all’acquisto sarà necessario lasciare valutare la moneta del 1997 ad un esperto di numismatica. La segnalazione indicata serve, comunque, per far comprendere come vada valutata attentamente ogni moneta da 1000 lire rimasta in proprio possesso dal 1997 o dal 1998, prima che venisse tolta dalla circolazione a causa del sopraggiungere degli euro. Occorrerà fare attenzione al numero di stelle presenti, alle lettere incise, allo spessore della bordatura, tutti elementi che se risultassero differenti dall’originale alzerebbero il valore della moneta ben al di sopra dei 3,00 euro consentendo di arrivare a guadagnare cifre superiori alle centinaia di euro se non alle migliaia di euro.

Un errore di conio, dunque, potrebbe far aumentare il valore della moneta di mille lire. Da questa considerazione si potrebbe evincere che l’errore di conio più importante, il primo che la Zecca ha prodotto in coincidenza con la prima coniatura possa determinare un prezzo attuale molto alto della moneta sbagliata. E’ realmente così?

Valore di oggi della moneta sbagliata delle 1000 lire del 1997

La prima produzione da parte della Zecca delle 1000 lire in monete del 1997 presentò un errore alquanto importante. Come già detto, su una delle facce delle monete è presente la cartina dell’Europa. Inizialmente, i confini territoriali furono incisi in maniera errata rischiando un incidente diplomatico tra Stati. Sul rovescio della moneta sbagliata, infatti, i confini tra Danimarca e Olanda risultavano errati e mancava l’incisione della Germania democratica. La Zecca rimediò all’errore e in pochi giorni iniziarono a circolare le monete corrette, con i giusti confini della carta geografica dell’Europa. Le monete sbagliate, però, non persero di valore, continuarono a circolare e ad essere scambiate e non vennero ritirate dal mercato. Il numismatico Arturo Arcellaschi, il primo ad accorgersi dell’errore, annunciò che qualora le monete fossero state ritirate avrebbero raggiunto valori altissimi. Gli italiani in possesso di queste monete sbagliate, attratti da questa ipotesi, misero da parte le monete ma, possiamo dire oggi, inutilmente.

Dato che la Zecca ne coniò ben 30 milioni di esemplari distribuendone 10 milioni prima di accorgersi dello sbaglio e non le ritirò dalla circolazione, il valore di oggi è di 3,00 euro. Non si sono raggiunte, dunque, quelle cifre elevate in cui gli italiani hanno sperato. La moneta rimane un pezzo da collezione, un ricordo culturale di un’Italia diversa e di un tempo ormai passato che viene conservata non per il valore economico ma per quello affettivo. Pensare di venderla non sarà fonte di alcun guadagno proprio perché non si tratta di una moneta rara ma di una moneta che ha avuto una grande diffusione e circolazione e che è facilmente reperibile.

L’unica possibilità per far aumentare il valore della moneta sbagliata da 1000 lire del 1997 è quella che siano presenti ulteriori errori di conio così come per le monete corrette dello stesso anno e dell’anno seguente. Parliamo del numero di stelle differente o del diverso spessore oltre che alla divisione sbagliata dei confini. Naturalmente, inciderà sul prezzo della moneta sbagliata anche lo stato di conservazione. Gli esperti di numismatica saranno già a conoscenza dei diversi “gradi” di conservazione con relativo valore della moneta. Il Fior di Conio precedentemente citato, per esempio, presenta diverse sigle ad indicazione di una differente qualità di coniazione. SPL indica una moneta che ha circolato pochissimo e che conserva integri tutti i rilievi. Tali rilievi, poi, presentano da 8 a 9/10 di metallo. La sigla BB si può riferire alle monete sbagliate del 1997 in cui i rilievi (6-7/10 di metallo) hanno un maggiore grado di usura ma nonostante questo risultano perfettamente leggibili mentre la sigla MB lascia intendere che la moneta è difficilmente leggibile in alcune parti perché abbastanza usurata. I rilievi conservano, in questo caso, 4-5/10 di metallo. Il valore della moneta diminuirà, poi, qualora la maggioranza dei rilievi risultino scomparsi (B con 2-3/10 di metallo) oppure nel caso in cui la moneta risulti completamente liscia (1-2/10 di metallo).

Oltre questi gradi di conservazione c’è ne sono molti altri che solo gli esperti possono definire con esattezza. Alterazioni, difetti, graffi, ogni elemento determinerà il valore della moneta così come saranno determinanti gli errori di conio anche se l’incidenza comporterà da un lato la svalutazione della moneta stessa, dall’altro un aumento di tale valore. Anche se il prezzo della moneta da 1000 lire, corretta o sbagliata, è irrisorio nella maggior parte dei casi (ricordiamo che vale 3,00 euro) potreste avere tra le mani un’eccezione che potrebbe consentire di ottenere un guadagno interessante. Non vi rimane altro da fare che osservare attentamente la moneta del 1997 o del 1998 in vostro possesso e, qualora sorgessero piccoli dubbi in relazione ad un raro errore di conio potreste rivolgervi ad un numismatico con esperienza per scioglierli e scoprire il prezzo reale della moneta.