PosteID: che cos’è e a cosa serve, login SPID, registrazione, app gratis, accesso e problemi

PosteID è il nuovo sistema ideato dalle Poste per semplificare la vita del cittadino utilizzando la nuova tecnologia moderna. Vedremo che cos’è e come si collega con SPID, oltre che analizzare alcune problematiche di sistema.

PosteID: che cos’è e a cosa serve

Il PosteID non è altro che il sistema di identificazione digitale fornito da Poste Italiane. Tramite esso l’utente potrà accedere a tutti i servizi online elargiti dalle Poste, autorizzare tutte le transazioni e i pagamenti sul sito poste.it e sull’applicazione di Poste italiane (utile anche per i bonifici con PostePay Evolution e altri servizi) oltre che accedere grazie ad un’unica identità digitale a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione con SPID, come vedremo più avanti.

Se l’utente decide di attivare il servizio di PosteID entro e non oltre il 30 giugno 2017, il servizio di identificazione digitale rimarrà gratuito per l’intera durata del contratto, che ammonta a 24 mesi. Se si è già in possesso dell’applicazione fornita da Poste italiane basterà registrarsi anche su posteid.poste.it e abilitare la nuova versione che è collegata a SPID; per averlo perfettamente funzionante anche su sistemi operativi obsoleti come Windows XP, si dovranno utilizzare browser come Google Chrome o Firefox. In ultimo, è bene ricordare che il servizio è operativo per chi possiede sistemi di identificazione digitale. Per chi non li possiede, invece, basterà effettuare una pre-registrazione online e farsi identificare da un ufficio postale.

Login SPID collegato a PosteID: registrazione e app

Come dicevamo in precedenza, assieme all’identificazione digitale delle Poste Italiane si può collegare SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Questo sistema permette al cittadino di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica Identità Digitale (username e password) utilizzabile da computer, tablet e smartphone. La comodità, dunque, è incredibile e facilmente raggiungibile da tutti, allo stesso modo dei prestiti personali di Poste Italiane e i tanti altri servizi disponibili presso gli uffici postali e online.

Per registrarsi a SPID ed effettuare il primo login serviranno alcuni piccoli, semplici passi. Prima di tutto dovrete fornire un documento di identità valido a scelta fra carta d’identità, patente, passaporto o porto d’armi e la tessera sanitaria. A questi dati dovrete aggiungere un indirizzo mail valido e un numero di cellulare che utilizzate normalmente.In ogni caso, l’utente potrà aprire il sistema SPID non solo tramite Poste Italiane, ma anche attraverso altri provider. Ad esempio, potreste rivolgervi a Infocert, Sielte oppure Tim. Con Tim e con Sielte la SPID è gratuita, esattamente come accade con Poste Italiane, mentre se si decide di rivolgersi a Infocert il costo sarà di 9,90 euro annuali.

Ovviamente, anche con la SPID potranno sorgere problemi di varia natura. Uno dei più comuni è quello di perdere le credenziali: a quel punto bisognerà avviare una procedura di recupero che è simile per tutti i provider che abbiamo prima elencato. In tutti i casi sarà possibile recuperare le credenziali sia se si è persa la password (decisamente il caso più comune) che lo user name oppure entrambe.

Inoltre, è bene chiarire subito un punto riguardante la SPID. Molto spesso alcuni utenti ritengono che gli Identity Provider vendano a terze parti i dati personali inseriti nel sistema ma le cose non stanno affatto in questo modo. Gli Identity Provider (in questo caso Poste Italiane, Sielte, Tim e Infocert) sono ben attenti a non cedere dati a terzi dato che non possono né utilizzarli né venderli per legge. L’Agenzia per l’Italia Digitale è molto attenta al rispetto delle norme in stretta collaborazione con il Garante per la Privacy. Questo avviene sia per ciò che riguarda l’attività degli identity provider, sia per quanto riguarda i servizi messi a disposizione da tutte le pubbliche amministrazioni e dai privati. Quindi, in questo senso, bisogna stare assolutamente tranquilli che i propri dati personali rimarranno segreti.