Inps Online

Servizi Inps Online per tutti, dal calcolo della pensione ai prestiti. Come molti sapranno, Inps è l’acronimo di Istituto Nazionale della Previdenza Sociale: è il principale ente previdenziale del sistema pensionistico italiano, nonché uno dei più importanti e complessi enti dell’intero continente europeo; nell’arco della sua ultrasecolare storia, l’Inps è stata più volte restaurata e le sue competenze si sono via via allargate. Un istituto di questa importanza non poteva di certo rimanere fuori dal mondo di internet: sono tanti i servizi che il cittadino può richiedere tramite Inps Online e in questo articolo cercheremo di approfondire alcuni aspetti per fruirne meglio, spiegando come si richiede il pin, come attivare i buoni lavoro, come avere informazioni sulla propria pensione o come accedere ai piccoli prestiti Inps. A chi invece non è molto pratico con il web o l’informatica in generale potrà risultare particolarmente utile il paragrafo riservato ai contatti e al numero verde.

Quando si parla di Inps online il punto di partenza non può che essere www.inps.it, ovvero il portale dell’istituto previdenziale: tramite questo sito è possibile accedere all’area dei servizi messi a disposizione dall’ente. Proprio in questi giorni l’Inps sta lavorando al suo nuovo portale (il prototipo è già online e i cittadini possono testarlo) per offrire uno strumento più chiaro e semplice di quello attuale che, obiettivamente, non brilla per immediatezza d’uso: i punti forti del nuovo sito saranno la funzione Trova Servizio che permetterà agli utenti di trovare in maniera più rapida i contenuti su misura per loro e la possibilità di avere un profilo utente.

In attesa del debutto del nuovo portale vediamo quali sono le voci attualmente presenti nella sezione dei servizi online: troviamo La mia pensione, Servizi per il cittadino, Altre tipologie di utenti, Portale dei pagamenti, Servizi Gestione Dipendenti Pubblici (ex Inpdap), Servizi Gestione Fondi Gruppo Poste Italiane (es Ipost), Servizi Gestione Lavoratori Spettacolo e Sport (ex Enpals) ai quali si aggiungono le voci Servizi più richiesti e Elenco di tutti i servizi.

Servizi al cittadino Inps

L’elenco dei servizi al cittadino ai quali si può accedere tramite il sito Inps online è molto ampio: oltre agli accessi ai servizi dell’Agenzia delle Entrate (730 precompilato) e ai servizi di Equitalia ci sono le voci che riguardano l’agricoltura, gli artigiani e i commercianti, gli assegni al nucleo familiare e i vari bonus, il Canone Rai, la Carta Acquisti, i certificati, le dichiarazioni, svariati moduli per domande di ogni tipo, la gestione separata, l’invalidità civile, l’ISEE, il TFR, i versamenti e tante altre cose.

Uno degli strumenti più utilizzati e moderni (è stato introdotto poco più di un anno fa) è senza dubbio La mia pensione, ovvero il simulatore per il calcolo della pensione Inps. Tramite questo servizio l’utente può controllare i contributi che risultano versati all’Inps (e se necessario fare la segnalazione per gli eventuali periodi mancanti), conoscere le date in cui si maturerà il diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, calcolare l’importo dell’assegno (è una cifra indicativa, che prescinde dall’andamento dell’inflazione) e ottenere una stima del tasso di sostituzione, cioè il rapporto tra la prima rata di pensione e l’ammontare dell’ultimo stipendio.

Come abbiamo accennato c’è anche il nuovo portale per la richiesta dell’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) che ha di recente subito una riforma: attraverso questo strumento è possibile acquisire, gestire e consultare la Dichiarazione Sostitutiva Unica, il documento da inviare per ottenere l’ISEE. Oltre alla modulistica, navigando nel portale dedicato è possibile trovare tutte le news, le guide e i riferimenti normativi relativi all’indicatore.

Come richiedere il pin Inps

Per accedere a questi importanti servizi ed evitare lunghe code agli sportelli fisici delle sedi Inps è però necessario munirsi del Pin. Si tratta di un codice identificativo personale che permette l’accesso a determinati servizi online in base alle caratteristiche anagrafiche del richiedente e ad altre informazioni presenti negli archivi. Esistono due tipi di codice: il Pin Inps Ordinario consente di consultare i dati relativi alla propria pensione o alla propria posizione contributiva, mentre il Pin Inps Dispositivo consente di richiedere i benefici e le prestazioni a cui l’utente ha diritto. Dal marzo del 2016 è possibile accedere ai servizi telematici dell’istituto previdenziale anche tramite la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e lo SPID di secondo livello.

Ma rimaniamo concentrati sul Pin: questo può essere richiesto in tre modalità: ci si può recare direttamente presso una sede Inps (e in tal caso si riceverà un Pin Dispositivo), si può telefonare al Contact Center Inps chiamando da rete fissa il numero gratuito 803.164 o da cellulare il numero 06.164.164, oppure si può sfruttare la procedura di richiesta online. Ed è proprio su questa terza modalità che punteremo i riflettori: andando nella home page del sito Inps.it si trova il collegamento Il Pin online: cliccandoci sopra si raggiunge la pagina da cui far partire la richiesta. I dati che bisognerà inserire durante la procedura sono il codice fiscale, i dati anagrafici, l’indirizzo, un numero di telefono e i recapiti a cui verrà inviato il Pin (se in seguito si vorrà usufruire della procedura di ripristino del codice in caso di smarrimento è necessario inserire almeno due contatti tra email “normale”, email certificata PEC e numero di cellulare).

Dopo aver verificato l’esattezza dell’indirizzo indicato dall’utente, il sistema invia tramite email o sms la prima parte del Pin, mentre la seconda parte viene inviata per posta. Nel caso in cui il cittadino riceva solo una parte del codice (ovvero quella che arriva per posta direttamente a casa) dovrà ricorrere alla procedura di attivazione del Pin: oltre al pezzo di codice ottenuto si dovranno inserire nell’apposito modulo il codice fiscale, il numero e la data di scadenza della Tessera Sanitaria. Il Pin che si riceve con la procedura online o chiamando il Contact Center è di tipo Ordinario, quindi per richiedere eventuali prestazioni o benefici economici sarà necessario procedere con la conversione in Pin Dispositivo.

Anche in questo caso l’utente può scegliere se recarsi direttamente in una sede Inps per compilare il relativo modulo MV35 oppure se utilizzare la procedura online. Chi sceglie questa strada deve sapere che, una volta inserito il suo Pin Ordinario, dovrà stampare e firmare il modulo di richiesta che dovrà poi essere scansionato per essere ricaricato (insieme ad un documento di identità) sul portale dell’ente; in alternativa il modulo scaricato e firmato può essere portato direttamente presso una sete Inps o può essere inviato (sempre insieme ad un documento di riconoscimento) al numero di fax 800.803.164.

Il Pin Inps assegnato al cittadino scade ogni sei mesi, mentre quello assegnato agli intermediari scade ogni tre mesi: se si tenta di accedere ai servizi con un Pin scaduto il sistema indirizza l’utente verso la procedura guidata che consente di ottenere un nuovo Pin. Se il codice viene smarrito è possibile utilizzare la procedura online di ripristino per averne uno nuovo: come abbiamo scritto prima, è necessario indicare il codice fiscale almeno e due contatti tra numero di cellulare, indirizzo PEC e indirizzo email; se l’utente non dispone di due contatti deve recarsi presso una sede Inps per compilare il modulo MV35, selezionando l’apposita opzione per la sostituzione del Pin.

Come attivare i buoni lavoro

Quando un datore di lavoro decide di pagare i suoi collaboratori con dei buoni lavoro, dopo aver acquistato i voucher deve attivarli, e lo deve fare prima che il lavoratore inizi la sua attività. Per attivare i buoni lavoro bisogna seguire una delle due procedure a seconda che siano stati acquistati presso l’Inps, le Poste e per via telematica oppure presso le banche e i tabaccai: in ogni caso il tutto può essere fatto sempre tramite il sito dell’Inps Online. Si può accedere alla pagina relativa all’attivazione dei buoni lavoro seguendo due strade alternative: o dalla home page del portale di segue il percorso Come fare perutilizzare i buoni lavoroattivare i buoni lavoro oppure si passa da Servizi onlineelenco di tutti i servizilavoro accessorio. Nella pagina che si raggiunge sono presenti i manuali e i link per la procedura telematica.

Se l’obiettivo dell’introduzione dei voucher era quello di semplificare le cose si può dire che non è stato pienamente raggiunto: una volta acquistati, i voucher devono essere attivati e il meccanismo, obiettivamente, non è dei più semplici. Per i voucher acquistati online l’iter è il seguente: il datore di lavoro e il prestatore (se non già muniti di PIn) devono registrarsi all’Inps; il lavoratore così potrà fare richiesta della Inps Card dove verranno addebitati i voucher a lui spettanti, mentre il datore di lavoro deve occuparsi della Dichiarazione Rapporti, specificando il tipo d’impresa, le date di inizio e fine del rapporto di lavoro e il luogo di lavoro. Solo dopo aver fatto tutto questo il datore potrà attivare la prestazione passando alla scheda Consuntivazione, dove selezionerà il codice fiscale del prestatore e indicherà il suo compenso lordo prima di cliccare su Conferma Pagamento per ultimare la procedura di attivazione dei buoni lavoro. Nel caso in cui ci siano più prestatori, l’intero percorso deve essere eseguito per ognuno di loro.

Se i voucher sono stati acquistati presso gli uffici Inps o alle Poste la procedura da seguire è praticamente la stessa, solo che nella sezione Attivazione Voucher bisogna inserire il codice fiscale del datore di lavoro, il codice controllo e l’identificativo del buono stesso. Per quanto riguarda i buoni acquistati in banca o in tabaccheria le fasi relative all’accredito e alla registrazione di committente e prestatore sono identiche, ma si aggiunge un passaggio in più: si deve andare sul sito dell’Inps, seguire il percorso Lavoro AccessorioDichiarazione PrestazioniCrea Prestazioni e indicare la tipologia del datore di lavoro e il nominativo dell’impresa, il codice fiscale del prestatore e le date di inizio e fine del rapporto di lavoro. In alternativa si può chiamare il Contact Center al numero 803.164 e comunicare i dati necessari all’operatore che si occuperà dell’attivazione.

La pensione Inps

Cos’è la pensione? Sul sito Inps viene definita come una sorta di salario differito: il lavoratore durante la sua carriera rinuncia ad una parte della retribuzione per assicurarsi una rendita per quando non sarà più in grado di lavorare e dovrà abbandonare il suo posto di lavoro. Le pensioni vengono finanziate dal prelievo contributivo: tutti i lavoratori, autonomi o dipendenti, pubblici o privati, sono iscritti al corrispondente ente previdenziale al quale periodicamente vengono versati i contributi. La rendita mensile che si riceverà al termine della propria vita lavorativa avrà un importo strettamente collegato al numero e all’entità dei contributi versati nel corso degli anni.

Ma risulta essere un po’ difficile parlare di pensione in termini così generali, visto che ne esistono di diversi tipi. La più comune è senza dubbio la pensione di vecchiaia, ovvero quella che spetta al lavoratore una volta raggiunti l’età pensionabile e determinati requisiti di anzianità contributiva (almeno 20 anni di contribuzione); poi c’è la pensione di anzianità, che è quella forma di pensionamento anticipato che spetta a coloro che hanno raggiunto un numero di anni di contribuzione maggiore. Nel caso in cui il lavoratore sia costretto a lasciare anzitempo la propria occupazione possono scattare la pensione di inabilità e l’assegno di invalidità (a seconda della gravità delle condizioni di salute). In caso di morte del pensionato queste prestazioni possono essere riconosciute in parte anche ai familiari: si parla di pensione ai superstiti.

Come abbiamo scritto prima, l’importo dell’assegno mensile è legato ai contributi versati durante la vita lavorativa: se la cifra risulta essere inferiore ad un determinato minimo (per il 2016 questo importo è pari a 501,89 euro) interviene lo Stato, che tramite l’Inps integra la pensione di coloro che non possiedono altri redditi. Per le persone che non hanno altri mezzi di sostentamento esistono anche alte forme di prestazioni assistenziali: queste vengono riconosciute anche a chi non ha versato contributi (come succede ad esempio per le prestazioni di invalidità civile e per l’assegno sociale).

Per avere una panoramica sulla propria situazione contributiva e su quella che potrà essere la pensione che si riceverà quando si lascerà il mondo del lavoro il portale Inps Online offre uno strumento molto interessante, ovvero La mia pensione (abbiamo fatto un piccolo accenno qualche riga più su): si tratta di un simulatore che, basandosi sui parametri macroeconomici che influiscono sulla determinazione di età pensionabile e importo dell’assegno (aspettative di vita, andamento del Pil e così via) e sui contributi versati, calcola la pensione. Tramite questo servizio il lavoratore può monitorare i contributi che risultano versati, conoscere la data in cui verranno maturati i requisiti per la pensione di anzianità o di vecchiaia, avere un’idea su quello che potrebbe essere l’importo dell’assegno (ma si tratta di una stima a “moneta costante”) e sapere il tasso di sostituzione, ovvero il rapporto tra l’importo del primo assegno di pensione e l’ultimo stipendio ricevuto.

Ovviamente l’utente può sfruttare il simulatore per confrontare diversi scenari: può, ad esempio, vedere quanto potrebbe incidere sull’importo della pensione una variazione del suo stipendio (considerando la retribuzione dell’anno in corso e l’andamento percentuale annuo), verificare l’effetto sull’assegno di un posticipo della data di pensionamento e “giocare” tra le varie combinazioni delle due variabili in gioco, ovvero la data di pensionamento e la retribuzione. Per accedere a La mia pensione è necessario essere muniti del Pin Inps o di SPID.

Prestiti Inps

Forse non tutti lo sanno, ma l’Inps può erogare dei prestiti, come abbiamo già visto nel nostro articolo sul calcolo rata dei prestiti Inps. Può farlo in modo diretto (come nel caso del piccolo prestito o del prestito pluriennale diretto) o in modo indiretto, ovvero attraverso finanziarie o banche accreditate (come per il prestito con cessione del quinto e il prestito pluriennale garantito); ecco l’elenco dei finanziamenti che possono essere concessi dall’istituto previdenziale:

  • Piccolo prestito Gestione Dipendenti Pubblici: è un’opportunità riservata ai dipendenti e ai pensionati pubblici che sono iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito), si tratta di una concessione di piccole somme da rimborsare con rate costanti che vengono trattenute sullo stipendio o sulla pensione;
  • Piccolo Prestito Gestione Magistrale: è un piccolo finanziamento riservato ai lavoratori iscritti alla Gestione Magistrale il cui importo non può essere superiore alla somma di due mensilità di stipendio;
  • Piccolo Prestito Gestione Fondi Gruppo Poste Italiane: è una prestazione rivolta ai dipendenti di Poste Italiane e delle società collegate; anche in questo caso si parla di importi di piccola entità da restituire in forma annuale, biennale, triennale o quadriennale;
  • Prestiti Pluriennali Dipendenti Pubblici: un’opportunità riservata ai dipendenti e ai pensionati pubblici iscritti al Fondo Credito; sono somme concesse in prestito per fa fronte a determinate esigenze personali o familiari che dovranno essere restituite con rate costanti (inferiori al quinto) trattenute sulla stipendio o sulla pensione;
  • Prestiti Pluriennali Gestione Fondi Gruppo Poste Italiane: prestito quinquennale o decennale riservato ai dipendenti di Poste Italiane nei limiti della quota cedibile pari ad un quinto della retribuzione netta;
  • Prestiti Pluriennali garantiti Gestione Dipendenti Pubblici: i lavoratori iscritti alla Gestione ex Inpdap possono ottenere un prestito da società finanziarie accreditate presso l’ente previdenziale;
  • Prestiti a pensionati con cessione del quinto: è una soluzione valida per tutti i pensionati e consiste in un finanziamento erogato da banche o finanziarie accreditate con somme non superiori al quinto dell’importo mensile della pensione.

L’Inps può erogare anche dei mutui ipotecari agli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici e lo può fare attraverso tre tipi di finanziamento:

  • Mutuo per l’acquisto di un alloggio non di lusso destinato a residenza dell’iscritto e del suo nucleo familiare: è possibile ottenere importi fino a 300.000 euro;
  • Mutuo per l’esecuzione di ampliamento, ristrutturazione, trasformazione o manutenzione ordinaria/straordinaria dell’unica casa di proprietà dell’iscritto: è possibile ottenere fino al 40% del valore dell’immobile (fino ad un massimo di 150.000 euro);
  • Acquisto o costruzione di un posto auto o box auto da utilizzare come pertinenza dell’alloggio di proprietà dell’iscritto dal quale non può distare più di 500 metri: è possibile ottenere fino a 75.000 euro.

Questi finanziamenti possono essere richiesti per via telematica dai dipendenti con contratto a tempo indeterminato e dai pensionati iscritti alla Gestione Unitaria Autonoma delle prestazioni creditizie e sociali da almeno un anno in tre precisi periodi: tra il primo e il 10 gennaio, tra il primo e il 10 maggio e tra il primo e il 10 settembre di tutti gli anni. I mutui ipotecari erogati dall’Inps possono essere a tasso fisso (2,95%) o a tasso variabile (a partire dal terzo anno è possibile passare da un tasso all’altro per una sola volta durante l’ammortamento); il rimborso avviene in rate semestrali posticipate da pagare tramite MAV precompilato, la durata può essere di 10, 15, 20, 25 o 30 anni.

Inps: contatti e numero verde

In questo articolo abbiamo conosciuto un po’ di servizi ai quali è possibile accedere tramite il portale Inps online: magari le persone che non hanno molta dimestichezza con il computer e internet possono incontrare qualche difficoltà a sfruttare le soluzioni telematiche messe a disposizione dall’ente. Per fortuna ci sono dei metodi più tradizionali per mettersi in contatto con l’istituto previdenziale.

È possibile infatti recarsi presso una delle sedi fisiche dell’Inps (l’ufficio più vicino può essere trovato facendo una ricerca grafica o testuale nella pagina Le Sedi Inps del portale) oppure coinvolgere il Contact Center telefonando al numero verde 803.164 (da telefono fisso) o al numero a pagamento 06.164.164. Si può parlare con gli operatori anche sfruttando la tecnologia VOIP e Skype. Esiste infine Inps Risponde, il canale telematico attraverso il quale inviare e tenere sotto controllo direttamente online le richieste di chiarimenti o informazioni: questo servizio è accessibile anche da dispositivi mobili (smartphone e tablet) grazie all’applicazione Inps-Servizi Mobile, scaricabile gratuitamente.