Guadagnare con i raccoglitori automatici di rifiuti

Sebbene in Germania e nei paesi del nord Europa siano ormai conosciuti da parecchi anni, i raccoglitori automatici di contenitori di plastica e altri rifiuti non sono ancora popolari in Italia, anche se è possibile trovarli presso alcuni supermercati. Vediamo come funzionano e che tipo di ricompense prevedono per chi li usa.

Raccoglitori automatici di bottiglie di plastica

Presso l’entrata dei supermarket tedeschi si trovano puntualmente delle strutture che per dimensioni possono far pensare ad un grande frigorifero:  si tratta invece dei raccoglitori per contenitori di plastica usati, una soluzione che permette di conciliare il rispetto per l’ambiente con il risparmio e il guadagno di piccole somme di denaro. Introducendo il materiale dentro le apposite aperture, la macchina fornirà dei buoni che potranno essere spesi alla cassa, integrando i contanti utilizzati per la spesa. Alcuni dispositivi sono muniti di scanner, che leggono l’etichetta della bottiglia e riconoscono solo quelle acquistate nel supermercato associato, mentre altre non effettuano alcuna discriminazione. Nei paesi che adottano questo sistema, le bibite nei contenitori di plastica vengono a costare qualche centesimo in più rispetto alla media europea, tuttavia la differenza può essere recuperata tramite questi dispositivi di riciclaggio, che incentivano così il riutilizzo del materiale e riducono la sua dispersione nell’ambiente.

In alcuni paesi, questa pratica viene abbinata a servizi specifici, come nel caso della Cina, dove a Pechino si può pagare il biglietto della metropolitana introducendo delle bottiglie di plastica usate in appositi distributori sparsi nella stazione. Apparecchiature “mangia-bottiglie” si possono trovare anche presso alcuni esercizi commerciali, come l’IKEA di Edimburgo, che da due anni ha aderito all’iniziativa governativa “‘Zero Waste Scotland”, finalizzata a riciclare efficientemente imballaggi in plastica, vetro e alluminio in tutto il paese. Le macchine raccolgono i contenitori e premiano gli utilizzatori con piccoli importi, buoni da spendere nei negozi o somme che possono essere destinate in beneficenza. Una volta raccolto, il materiale viene sottoposto ad una procedura che prevede diverse fasi, finalizzate alla riconversione della plastica in sostanze successivamente utilizzate per la realizzazione di altri prodotti, come vestiario e altri articoli reintrodotti nel sistema commerciale. Lo stesso procedimento può interessare anche i prodotti in vetro ed alluminio.

Come guadagnare con i rifiuti di plastica in Italia

In Italia è ancora difficile trovare questo tipo di raccoglitori, sebbene esistano delle ditte con sede nel nostro paese che si dedicano alla produzione e distribuzione degli apparecchi di raccolta rifiuti. Va precisato che non sono numerose (si trovano soprattutto nell’Italia centrale), segno che la domanda nel mercato è ancora bassa, per via della mancanza di un programma istituzionale atto a promuovere un approccio più razionale al riciclaggio. Di solito, le ditte che producono i raccoglitori sono anche specializzate nella realizzazione di materiale per supermercati, come carrelli per la spesa, strutture per il deposito e l’esposizione della merce ed angoli di gioco dedicati ai bambini.

Si spera quindi che la tendenza presente da decenni nel nord Europa possa conquistare anche l’Italia, al fine di permettere ai consumatori italiani di poter accedere a questa forma di riciclaggio ancora poco praticata. Il potenziale successo di questo strumento è dimostrato da un video del 2011 realizzato da tre simpatici ragazzi napoletani in Norvegia (diventato in poco tempo virale con migliaia di visualizzazioni) che spiegano il funzionamento del raccoglitore presso un supermarket scandinavo, guadagnando l’equivalente di 6 euro dallo smaltimento di lattine di birra e bottiglie di plastica. Questo sistema non incentiva solo il riciclaggio domestico, ma incoraggia anche la pulizia delle strade da parte di privati cittadini: in Europa è ormai prassi comune la raccolta di vetro e plastica da parte di studenti, desiderosi di mettere da parte qualche euro da investire successivamente in una festa.