Assicurazione casa in affitto: costo, chi deve pagare e quando è obbligatoria

Siamo pronti per approfondire una questione che merita chiarimenti e delucidazioni: l’assicurazione sulla casa in affitto. Cercheremo di capire chi deve pagarla, qual è il costo e quali sono le circostanze che la rendono obbligatoria.

Abitare in un immobile non di proprietà porta alla ricerca di una tutela su eventuali danni che potrebbero essere recati alla casa e ai mobili situati all’interno. Anni fa, il proprietario che affittava un suo immobile utilizzava la cauzione per proteggersi dai rischi di morosità, ritardi nei pagamenti, danneggiamenti all’abitazione o allontanamento senza preavviso. Questa cauzione consisteva in un anticipo di tre mensilità sull’affitto richiesto all’inquilino. Oggi, per ovviare ai problemi prima citati, basta stipulare una assicurazione casa affitto. Vediamo in cosa consiste tale protezione, di chi è a carico e altre importanti informazioni.

Cosa prevede l’assicurazione sulla casa in affitto e quando è obbligatoria?

L’assicurazione sulla casa affitto è uno strumento efficace e utile differente rispetto alla normale assicurazione sulla casa, a disposizione dei proprietari di immobili che decidono di affittare la casa come investimento. La denominazione ufficiale è polizza Rc inquilino e, sebbene ogni agenzia assicurativa stimi un prezzo diverso, esistono delle caratteristiche generali che aiutano a conoscere meglio questo tipo di assicurazione che si differenzia dalla classica polizza sulla casa.

In caso di cattiva condotta dell’inquilino, l’assicurazione casa in affitto garantisce la possibilità di recuperare l’eventuale affitto mensile non corrisposto, di ottenere un rimborso per danni causati all’abitazione, di affrontare spese legali o di altro tipo necessarie per risolvere le diatribe con l’affittuario. La polizza, quindi, risulta essere molto vantaggiosa per i proprietari ma può essere considerata anche una tutela per l’inquilino che vive tra mura non proprie e utilizzando beni non di proprietà.

Per stipulare l’assicurazione basta recarsi nell’agenzia scelta, aspettare che sia stabilita l’affidabilità dell’affittuario in modo tale che l’agenzia accetti di fare da garante per fideiussione all’inquilino. In caso di problematiche future, il proprietario dovrà avviare le pratiche per richiedere il risarcimento. L’assicurazione pagherà il proprietario per conto dell’inquilino moroso prima di andare da lui direttamente per richiedere il risarcimento dell’anticipo dato. In caso di mancato pagamento delle mensilità, la polizza copre al massimo 12 mensilità più tre per danni all’immobile (se presenti).

L’assicurazione casa in affitto solitamente è facoltativa ma diventa obbligatoria nel caso in cui l’immobile costituisce garanzia economica, come in caso di mutuo. Sull’abitazione acquistata grava una ipoteca che garantisce all’istituto bancario il recupero della somma prestata in caso di insolvenza. La banca vuole tutelarsi dalla possibilità che il bene possa subire danni, infatti, quasi tutti i mutui presentano come condizione base la stipula di un’assicurazione contro il rischio di incendi. Anche la maggioranza delle polizze RC inquilino coprono le probabilità di incendi, scoppi e furti causati dall’affittuario stesso. Per questo motivo molti proprietari decidono di porre come condizione necessaria per poter entrare nella casa messa in affitto, la sottoscrizione da parte dei nuovi affittuari dell’assicurazione casa in affitto.

Chi deve pagare la polizza Rc inquilino e quanto costa

L’assicurazione casa in affitto, avendo come obiettivo primario la garanzia che i proprietari siano tutelati da mancati pagamenti degli inquilini, dai danni causati ai beni all’interno dell’abitazione e da altri ipotetici problemi, deve essere pagata dall’affittuario. In caso di incendi, scoppi e altri danneggiamenti a risponderne sarà l’inquilino, perciò, è consigliabile che sia lui stesso a stipulare una polizza che lo protegga da queste eventualità, dal cosiddetto rischio locativo. L’assicurazione, in caso di incendi causati dall’inquilino, allagamenti e altro, risarcirà il proprietario. Questa necessità di protezione deriva da quanto stabilito dall’articolo 1590 del Codice Civile. “Allo scadere di un rapporto di locazione l’inquilino è tenuto a restituire al proprietario le chiavi di un’abitazione che non presenti danni né modifiche radicali, e in condizioni il più possibile simili al momento in cui è stata concessa in uso, al netto del normale deterioramento proporzionale alla durata del contratto”. 

Di conseguenza, è normale che l’inquilino voglia tutelarsi dall’eventualità di dover risarcire il proprietario. In diversi casi, però, è lo stesso proprietario che include, come detto in precedenza, una clausola nel contratto di affitto che obblighi il conduttore a stipulare la polizza per ottenere un’indennità importante. Quali sono i costi della polizza Rc inquilino?

Ogni compagnia assicurativa crea delle soluzioni diverse dai costi differenti. Per questo motivo è consigliabile procedere effettuando vari preventivi online per scegliere, poi, quello più conveniente e completo. Tra i prodotti migliori troviamo la proposta di Allianz, con un premio annuale tra i 69 e gli 80 euro per immobili fino a 120 mq, di Genertel, con un premio mensile dai 2,20 euro a metro quadro, di Direct Line e Generali. Trovate l’assicurazione casa in affitto più congeniale alle vostre esigenze e non dovrete più preoccuparvi di eventuale danni, sia da proprietari che da inquilini.